Torino si sveglia nel terzo periodo, Venezia la spunta in volata
Dopo due quarti di sofferenza, la Fiat rialza la testa e riapre la partita, ma la Reyer si impone grazie a Haynes, Watt e Daye
La Fiat infila la quinta sconfitta consecutiva contro la Reyer Venezia, alla seconda vittoria nelle ultime cinque partite: un ko per 66-73 che non compromette la corsa salvezza dei gialloblu, ma che paradossalmente regala buone sensazioni ma anche alcune bocciature che dovranno essere prese in considerazione. Basta "cuori in inverno" e facce smunte come quella di Carr, capace solo di esultare quando il tabellino gli sorride: segnasse quanto parla a bordo campo il padre, saremmo di fronte al nuovo Michael Jordan. Basta McAdoo, un bloopers fatto a giocatore di pallacanestro: avesse giocato in Italia negli anni '90, la Gialappa's avrebbe creato una trasmissione, non una rubrica per lui. Ben vengano gli spaccalegna come Jaiteh, limiti a non finire ma sorrisi, voglia di spaccare e sollevare il mondo, o di Hobson, il miglior acquisto torinese quest'anno. O i minuti di Portannese, anema e core quando è in campo pur con tutti i suoi difetti: non male Wilson, anche se fare a sportellate con Daye l'ha portato ad uscire dalla partita, costringendo Galbiati e Comazzi a rimettere in campo McAdoo. Una sciagura.
Nei primi minuti di partita la differenza tra le due squadre è emersa con veemenza, nonostante il buon approccio di Torino: Haynes ha preso per mano i compagni, portando a +5 i suoi sul 9-14, vantaggio contenuto grazie all'unico canestro della partita di Carr e al buon inizio di Jaiteh per la Fiat. Nonostante la qualità dei tiri veneziani sia stata elevata, le percentuali non hanno sorretto la squadra di De Raffaele, brava comunque a cercare soluzioni alternative dentro l'area quando il tiro dalla lunga non l'ha assistita. Quando anche le triple hanno iniziato a bruciare la retina torinese, la Reyer è volata a +8 sul 9-17 del 9', costringendo Galbiati al timeout: al rientro la perfezione degli ingranaggi orogranata ha continuato a far volare Venezia fino al +11 del secondo quarto sul 17-28 del 15', frutto anche della differenza tra i due cast di supporto. Per tutta la prima parte del match è andata in scena la classica lotta tra il gatto e il topo, con Venezia brava a rimettere spazio tra le due squadre quando Torino ha provato a riavvicinarsi e i gialloblu di Galbiati e Comazzi bravi a non mollare mai, neanche quando il divario tra le due squadre sembrava poter diventare irrecuperabile da un momento all'altro. La triple di Bramos del 19' hanno riportato i veneziani a +11 dopo la mezza follia di Daye, Portannese e Moore hanno riavvicinato Torino: nell'ultima azione della prima metà di partita Cusin si è visto fischiare il terzo fallo personale regalando due liberi ad Haynes, che ha mandato le due squadre al riposo lungo sul 28-39.
In avvio di terzo periodo, dopo la nuova fiammata lagunare, Torino si è messa nelle mani di Hobson e sfruttando le tante palle perse dei veneziani si è riportata a -4 con due liberi proprio dell'ala statunitense: Venezia, reduce da tre sconfitte nelle ultime quattro uscite in campionato, ha dimostrato tutti i suoi limiti a livello di tenuta mentale e la Fiat si è ritrovata a -2 con due punti di Wilson che hanno costretto De Raffaele al timeout.
Il pareggio è arrivato qualche azione dopo, con un bell'appoggio di Moore a cui è seguito il canestro del vantaggio di Wilson per il 45-43, parziale che ha portato da -11 a +2 Torino con 4' da giocare nel terzo periodo. Dopo il pareggio di Daye arriva la pessima notizia per la Fiat, con il quarto fallo di Wilson proprio su Daye e il tecnico alla panchina che ha dato il nuovo vantaggio ai veneziani. Il cambio di marcia è arrivato con Portannese, troppo spesso dimenticato in panchina in questi mesi: gioco da quattro punti per l'agrigentino che è valso il 53-48 con 1' da giocare. Nonostante la bolgia del PalaVela, e i tanti liberi sbagliati, Venezia non si è scomposta, riuscendo a chiudere al 30' sul 53-50 e rimandando ogni verdetto all'ultimo periodo. Il pareggio è arrivato all'inizio del quarto tempo con una tripla di Haynes, ma è durato quanto un temporale estivo, ribaltato dal 4-0 ddi Torino chiuso da Jaiteh per il 57-53. Il controbreak di Venezia ha portato la firma di Daye, un 5-0 che ha ridato la conduzione del match agli orogranata, mentre la tripla di Haynes li ha portati sul +4. Il 59-65 è rimasto impresso sul tabellone fino al tiro libero segnando da Hobson con 2'30" da giocare per il 60-65: altri cinque punti di Hayes hanno dato il +10 alla Reyer, mitigata dal tiro da tre di Hobson. Torino ha lottato a lungo, ma la solidità di Venezia ha avuto la meglio: la Fiat è viva, anche se non vegeta, la strada per la salvezza è ancora lunga ma percorribile.
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