Parlano i coach...il punto della situazione dopo la prima di C Gold
Il commento dei coach delle torinesi dopo i risultati della prima di campionato
È andato in archivio il primo turno di campionato di Serie C Gold e per le torinesi è già ora di ritornare sul parquet per prepararsi alla seconda sfida di una stagione che si preannuncia tanto avvincente quanto complicata. Prima di pensare al prossimo turno, però, per i coach delle torinesi è già il momento di fare il punto della situazione dopo il match d’esordio. Tra soddisfazioni, giocatori da recuperare e dettagli tecnico-tattici da sistemare, ecco cosa ci hanno detto.
5 PARI
Esordio positivo per i draghi della 5 Pari che nell’anticipo del venerdì sera superano Casale in trasferta chiudendo la partita sul 62-73. Una soddisfazione per i ragazzi di coach Rossin che conferma quanto “Aver vinto nelle difficoltà è un bel segnale che ci da entusiasmo. Oltre agli acciaccati, che hanno fatto un extra sforzo, abbiamo perso quasi subito Murta. Si è comunque sacrificato nel terzo quarto nel nostro momento migliore quando abbiamo fatto il parziale di 18-6. La freschezza dei nostri giovani, esordio positivo per tutti, ci ha permesso di rimanere sempre sul pezzo”. Un esordio più che positivo, dunque, nonostante qualcosa da limare ancora ci sia: “Nel primo tempo” – commenta infatti coach Rossin – “abbiamo peccato di presunzione quando per due volte siamo andati in vantaggio permettendo ai nostri avversari sempre il contro-break. Nel secondo tempo l'atteggiamento e l'attenzione sono migliorati e siamo riusciti ad ottenere la vittoria”.
CUS TORINO
Un esordio non positivo, invece, per il Cus Torino che cede contro Collegno per 51-46. Esordire subito con un derby non era facile per i ragazzi di coach Porcella, “arrivati a Collegno con assenze pesanti” – come conferma lo stesso tecnico che tuttavia non si dice deluso. Nonostante la sconfitta, infatti, i segnali positivi sono comunque arrivati: “Alla fine il 51 a 46 finale ci dà la sensazione di aver perso un'occasione in una partita che per 35 minuti abbiamo condotto. Detto questo viste le condizioni fisiche ci dà comunque la consapevolezza che la squadra ha saputo sacrificarsi e produrre con attenzione un notevole sforzo fisico in difesa, trasformando i recuperi in concreti contropiedi. Abbiamo concesso solo 51 punti a Collegno, lavorando di squadra, e questo è un buon lavoro. In attacco abbiamo prodotto soprattutto in contropiede e dal perimetro. Ora dobbiamo lavorare per essere più lucidi quando i ritmi in attacco si abbassano”.
COLLEGNO
A festeggiare la prima vittoria nel primo derby stagionale è invece Collegno che riesce a superare le difficoltà della prima parte del match, rientrare in partita e mettere alla fine la testa avanti aggiudicandosi la prima sfida del campionato ai danni del Cus. Una buona prestazione sottolineata anche da coach Ivano Leccia: “Abbiamo probabilmente pagato un po’l’emozione dell’esordio e soprattutto nel primo quarto il Cus è stato molto bravo a punire tutti i nostri errori. Noi dalla nostra parte abbiamo avuto invece un roster un po’ più lungo e una maggior fisicità e alla fine il lavoro fatto in settimana ha pagato. A livello tecnico, ovviamente, dobbiamo ancora migliorare ma sono molto contento della reazione dei ragazzi. Una cosa che ci tengo a sottolineare è l’impatto dei ragazzi che sono partiti dalla panchina. Noi dalla panchina abbiamo prodotto 13 punti e anche l’assenza di giocatori come Calzavara alla fine non ha pesato. Sono molto contento di questo perché so di avere sempre qualcuno in grado di subentrare dalla panchina”. Esordio positivo e anche emozionante per lo stesso Leccia, alla sua prima uscita ufficiale in un campionato di C Gold: “Esordire nel derby è stato molto bello anche per me sia per la dedizione dimostrata dalla squadra sia per ‘entusiasmo che c’era intorno a noi, per l’ambiente. Vincere in rimonta è stata una soddisfazione”.
DON BOSCO CROCETTA
Grande soddisfazione anche per coach Arioli che alla guida della sua Crocetta doma Trecate e conferma le sensazioni del precampionato che vedono proprio il Don Bosco Crocetta come una delle favorite della nuova stagione. Ed è proprio coach Arioli a commentare la prima vittoria dei suoi uomini: “Forse il punteggio è stato un po’ingeneroso per Trecate ma noi siamo stati bravi a mettere in campo una prestazione solida soprattutto in difesa. Siamo stati bravi a bloccare Negri e Sanlorenzo, due degli uomini più importanti di Trecate e abbiamo fatto un’ottima partita su queste situazioni. Abbiamo perso qualche palla di troppo regalando qualcosina ma nei momenti importanti abbiamo fatto le scelte giuste e siamo stati concentrati e attenti”. Una vittoria maturata anche grazie all’apporto del gruppo di veterani provenienti dalla PMS: “Sono giocatori che io conoscevo già, come Gioria, sapevo cosa avrebbero potuto dare. Sono certamente giocatori importanti che potranno aiutarci anche a far crescere i giovani. Cosa che per noi è molto importante. Hanno grande qualità tecnica, devono solo adattarsi ad un campionato che non frequentano da tempo ma è un problema minimo. Hanno la giusta esperienza per capire certe dinamiche e sicuramente saranno indispensabili”.
CIRIÈ
Esordio difficilissimo per Ciriè che al debutto in campionato è stata costretta a vedersela immediatamente con la corazzata Domodossola, una delle favorite per la corsa al primo posto, a cui si deve arrendere per 53-72. Una partita che coach Cibrario stesso ha definito “difficile, contro una squadra solida in tutti i reparti. Noi avevamo anche Martoglio infortunato ad un dito anche se fortunatamente è riuscito a tamponare e sopportare il dolore. In generale siamo riusciti ad alzare il ritmo e sporcare i loro palloni solo in parte. L’inizio è stato difficile, poi ci siamo assestati e siamo rientrati leggermente dal divario di venti punti che avevamo. Nonostante la sconfitta però abbiamo avuto delle buone risposte, dobbiamo certamente fare ancora tanto lavoro, soprattutto sulle palle perse, mentre abbiamo fatto bene sotto ai tabelloni. Questa per noi è ancora una fase di rodaggio, avremmo avuto bisogno di ancora un mese di lavoro prima di partire, ma dobbiamo farci trovare pronti”.
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