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Banchi e la Fiat fanno pace, almeno sulla carta

"Lavoriamo per il bene comune"

19.08.2017 21:42

 

Al termine di una giornata surreale, iniziata con le dichiarazioni di coach Banchi a La Stampa in cui lamentava "ingerenze sul mercato, mi sono sentito frustrato", è arrivata in serata una precisazione da parte dello stesso coach gialoblù: "Dopo le reazioni successive alla mia intervista di oggi sulla Stampa ritengo si renda necessario un chiarimento qualora fosse stato frainteso quanto dichiarato. La passione di proprietà e club, le potenzialità e la storia di Torino mi hanno spinto ad intraprendere una sfida che dovrà permetterci di centrare obiettivi ambiziosi. La campagna acquisti è sempre il risultato di un processo dialettico e articolato all'interno della società. La nostra è il frutto della sintesi dei vari momenti di incontro e confronto tra allenatore e dirigenza. 
Mai ho pensato che le normali divergenze emerse in sede di costruzione dell'organico potessero in qualche modo intaccare la mia motivazione e la ferma volontà di contribuire all'ulteriore crescita di un club già capace di centrare grandi traguardi grazie allo sforzo di una presidenza appassionata e generosa. Il nostro lavoro è già iniziato in palestra e negli uffici e lo sforzo di ogni singola persona che ha a cuore il destino di questo club è già orientato alla costruzione di una squadra dai valori tecnici e morali d'eccellenza in cui riconoscersi. L'impegno comune sarà di condividere ogni momento insieme con dedizione e partecipazione".

Tutto finito? Sulla carta sì. In pratica, si vedrà. E' però certo che per il momento le strade del tecnico grossetano e della Fiat non si separeranno. Intanto, si attendono ancora gli arrivi in città di Mbakwe e Scott: due o tre giorni al massimo e, salvo colpi di scena, il gruppo sarà al completo.

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