La Fiat non sbaglia nulla, Milano crolla 71-59
Grande prova del collettivo gialloblù, compatto in attacco e in difesa. Sgambetto all'Olimpia, aggancio in classifica
Ci sono poche partite che fanno palpitare il cuore del tifoso torinese come quella contro l’Olimpia Milano. Philips, Tracer, Armani: qualunque sia il prefisso scelto, è quel che segue che anima la passione, il pathos, la voglia di vincere del supporter torinese, alimentato dai ricordi del tempo che fu, dalle semifinali scudetto, dalla rivalità sopita ma mai spenta. Ecco perchè il 71-59 in un PalaRuffini gremito e caldo, per giunta con una grande prova di squadra in attacco e in difesa, è stato il più bel regalo per il Natale gialloblù. Una partita perfetta sotto ogni punto di vista: per l’avversario, presentatosi al Ruffini con il peso della corazzata ma smontato azione dopo azione in una lunga progressione iniziata nel primo periodo e proseguita per i restanti trenta minuti di gioco. Ma anche per la risposta data dopo un periodo non certamente felice, in cui le sconfitte venivano preannunciate dal volto triste degli interpreti in campo, sostituito stasera da occhi accesi, sorrisi, voglia di condividere palla e responsabilità in difesa.
Protagonista assoluto è stato Trevor Mbakwe, autore del diretto che nel terzo periodo ha fatto vacillare l’EA7: dopo aver sofferto nella prima parte del match la fisicità di Tarczewski e Gudaitis, costringendo Banchi ad affidarsi a Iannuzzi, nel secondo tempo il lungo nigeriano ha fatto il bello e il cattivo tempo. Punti, rimbalzi e tanta, tantissima intensità caricando di falli i lunghi avversari. Insieme a Mbakwe anche Washington ha cambiato marcia nella ripresa, ramazzando l’impossibile sotto canestro e chiudendo la partita con 13 rimbalzi, migliore del match in questa voce statistica.
Se Mbakwe è necessariamente l’uomo copertina, il merito di coach Banchi, ex di turno, è stato riuscire a cementare la squadra in campo: Patterson e Garrett si sono alternati nei compiti creativi, con Lamar bravo anche a collezionare 16 punti. Di contro Garett non ha avuto buone percentuali al tiro, sbagliando tanto da 2 (0/5) e da 3 (1/4) catturando però 4 rimbalzi, distribuendo 5 assist e finendo con un plus minus di 17.
Totale la prestazione di Vujacic, che ha difeso, sporcato palloni, segnato triple, stimolato il pubblico vivendo la partita con la consueta teatralità ma soprattutto con la capacità di leggere alla perfezione il momento della partita. C’è il suo zampino, oltre a quello di Mbakwe, nel parziale di 17-6 che ha fatto volare Torino sul 51-33, dando il colpo di grazia alla resistenza di Milano.
Siccome è stata una grande prova di squadra, anche Jones e Iannuzzi hanno portato il loro pesante contributo: lo slovacco per passaporto ha chiuso con 9 punti e alcune giocate importanti nei momenti chiave del match, mentre Iannuzzi ha messo in campo tutto il suo fisico senza paura, nonostante i lunghi milanesi facciano davvero paura per stazza e fisicità.
Milano ha messo molto del suo per rendere la vita facile a Torino, sbagliando tutto il possibile al tiro: 14/30 da 2, 6/30 da 3, 46-35 la vittoria a rimbalzo della Fiat.
L’Auxilium vince, convince, aggancia Milano in classifica e prepara con il giusto entusiasmo la sfida di mercoledì contro il Levallois Metropolitan Parigi.
FIAT TORINO-EA7 MILANO 71-59
(16-14, 32-27, 52-35)
TORINO: Garrett 3, Parente ne, Vujacic 10, Poeta 4, Stephens ne, Patterson 16, Washington 3, Okeke 2, Jones 9, Mazzola ne, Mbakwe 15, Iannuzzi 9. All: Banchi. Ass: Comazzi, Galbiati.
MILANO: Micov 9, Vecerina ne, Pascolo, Tarczewski 9, Cinciarini 9, Cusin 2, Abass, M’Baye 6, Theodore 7, Bertans 2, Jerrells 10, Gudaitis 5. All. Pianigiani.
ARBITRI: Tolga Sahin, Beniamino Attard, Andrea Bongiorni.
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