Ossigeno gialloblù, la Fiat torna alla vittoria con Pesaro
Nonostante le assenze di Vujacic e Okeke i gialloblù tornano dall'Adriatic Arena con una vittoria
Un sorso d'acqua nel deserto, una coperta nella gelida notte, un kit medico nei videogiochi in soggettiva. I due punti (90-95 il finale) conquistati dalla Fiat Torino a Pesaro sono quanto di più gradito in questo momento della stagione per Galbiati e l'associate Comazzi: sono quello che ci voleva per chiudere quella striscia di sconfitte pesava prima di tutto dal punto di vista psicologico, anche se qualche segnale era stato dato nella sconfitta contro San Pietroburgo. Soprattutto erano l'unica via non traumatica per arrivare alla Final Eight di Coppa Italia senza nulla da perdere, ma almeno non in striscia negativa, e per approcciarsi con fiducia alla doppia settimana di stop del campionato per impegni della Nazionale. Quella doppia settimana sarà una boccata d'ossigeno per il rinnovato staff tecnico, che potrà lavorare senza gli impegni dell'EuroCup e senza il campionato, curando le ferite dei corpi reduci da mesi di attività frenetica e rinforzando i legami tecnici e tattici tra i vari giocatori. Rinforzare, in realtà, è un termine errato, visto che la squadra allenata questa sera è solo lontana parente, per giocatori e per gerarchie, di quella che ad esempio giocherà con Venezia in Coppa Italia. Domani dovrebbe essere il giorno di Pelle, mentre sabato è stato quello di Vander Blue e oggi quello dell'esordio di Boungou Colo: due settimane che serviranno anche per trovare la soluzione a un rebus crudele lasciato in eredità allo staff tecnico. Chi tenere fuori tra Garrett, Patterson e Washington? Una risposta, anche solo momentanea, dovrà essere fornita già giovedì, quando il giorno dopo San Valentino un rapporto idilliaco potrebbe incrinarsi. La partita di questa sera suggerirebbe Patterson per la discontinuità, Garrett per le leggerezze regalate a Pesaro, Washington per la pericolosità offensiva degli altri due, decisamente superiore alla sua anche se un paio di triple sono state provvidenziali. Inoltre Deron ha la capacità di entrare nel tessuto della squadra, spingendo e rattoppando, cucendo e lottando: beati noi che scriviamo e non dobbiamo prendere certe decisioni.
Tornando alla partita con Pesaro, non certamente tra quelle che potremmo considerare belle ma sicuramente avvincente, la Fiat ha saputo vincere nonostante le rotazioni ridotte dalle assenze di Vujacic e Okeke, certamente importanti e pesanti, e dalla gomitata involontaria di Monaldi che ha messo fuori gioco Poeta nel quarto periodo. Con Iannuzzi messo fuori partita dalle ingombranti valigie davanti alla porta, Mbakwe ha finalmente dato segnali di ripresa dal punto di vista fisico, visto che l'impegno e l'abnegazione non sono mai mancati al pivot gialloblù: Patterson ha regalato momenti di onnipotenza ma anche lunghe pause, Garrett ha confermato di poter segnare in qualunque situazione ma ha anche perso delle palle importanti, peccato quasi capitale per un giocatore con il suo talento. Eppure Torino è volata fino al 67-77 in avvio di quarto periodo, sfruttando un Jones alla miglior prestazione stagionale (23 punti con 5/7 da 3) e la prestazione fino a quel momento deficitaria di Pesaro. Mika ha iniziato a segnare con continuità, trovato nei suoi continui tagli da Monaldi e Bertone, Moore ha aggiustato la mira riportando in avanti i marchigiani sull'85-82 con 3' da giocare. In quel momento Garrett ha fatto la differenza insieme a Jones, Washington e Patterson, Torino ha vinto perchè l'ha voluto fortemente stringendo in difesa e portando a casa due punti pesanti per il momento vissuto. Una striscia di sei sconfitte che si interrompe, un possibile nuovo inizio per i gialloblù.
VUELLE PESARO-FIAT TORINO 90-95
(24-25, 43-49, 67-75)
TORINO: Akoua ne, Garrett 22, Poeta 5, Stephens ne, Patterson 12, Washington 10, Colo 8, Iannuzzi, Mazzola, Mbakwe 15, Jones 23, Tourè ne. All: Galbiati. Ass: Comazzi. Ass: Siragusa.
PESARO: Omogbo 12, Ceron 5, Mika 17, Moore 18, Ancellotti 10, Monaldi 3, Little 16, Bertone 9, Serpilli ne, Bocconcelli ne. All: Leka.
Commenti