Wright: "Non mi arrendo mai"
“Le mie condizioni fisiche? Sto benissimo, nessun infortunio, mi sento splendidamente. A parte la sclerosi multipla”. Cuore, tecnica e tenacia non mancano certamente a Chris Wright, nuovo playmaker dell’Auxilium Torino, affetto da sclerosi multipla ma, nonostante ciò, playmaker di grande qualità. Nei due precedenti anni vissuti in Italia, con le maglie di Pesaro prima e Varese poi, Wright ha sempre raggiunto gli obiettivi che si era prefissati ad inizio stagione, nonostante la malattia e la disavventura della positività al doping lo scorso anno, evitata in virtù della condizione di “farmaco salvavita” del Modafinil: “La mia vita è splendida, non ho nessun ostacolo ad una vita normale - aggiunge Wright - Ho una moglie e due figli, tutti splendidi: voglio dire a tutti che qualunque obiettivo si pongano, basta crederci fortemente, nulla è impossibile. Devi controllare il tuo corpo con la mente e lottare con grande determinazione: non devi mai arrenderti”. Dopo aver inseguito a lungo Sebastian Telfair, talento americano dalla testa matta e dal fisico scricchiolante, l’Auxilium ha virato su un profilo decisamente più affidabile, come traspare dalle parole dello stesso Wright: “La mia prima impressione è che sarà una grande stagione, con i ragazzi c’è un ottimo rapporto. Che tipo di giocatore sono? Un vincente, sono un leader, amo la pallacanestro, mi piace il gioco duro e mettermi a disposizione per il bene della squadra. Preferisco prendermi il tiro decisivo piuttosto che passare la palla, anche se non è un problema: capisco quando è il caso di passare la palla e quando devo prendermi le mie responsabilità”. La sensazione è che arrivati al bivio-playmaker, l’Auxilium abbia fatto la scelta giusta: quando si combatte contro avversari come la sclerosi multipla, quelli sul campo non possono intimorire più di tanto.
Domenico Marchese
Commenti