Banchi: "Ingerenze sul mercato, alcuni acquisti fatti a mia insaputa"
Il tecnico della Fiat Torino tuona dalle colonne de La Stampa: "Ho pensato a ipotesi drastiche per veder rispettata la mia dignità".
“Ci sono state ingerenze nella campagna acquisti che mi hanno spinto anche a ipotesi drastiche pur di veder rispettata la mia dignità”. La serenità in casa Fiat Torino viene minata alle fondamenta: le parole di coach Luca Banchi, rilasciate a La Stampa e pubblicate nell’edizione nazionale a firma Giorgio Viberti, palesano un senso di malessere percepito nel “Media Day” organizzato dai gialloblù, ma mai esplicitato in questo modo nelle numerose interviste pubblicate.
Si era parlato di “grandi difficoltà” vissute in estate, ma mai la questione, per quanto percepita, era stata palesata, per di più su un quotidiano nazionale.
Nell’intervista odierna il tecnico grossetano si definisce inizialmente “elettrizzato, galvanizzato” dall’avventura alla Fiat Torino, ma l’idillio inizia a tremare dalla seconda domanda: “C’è stato qualche contrasto nelle scelte dei giocatori, non tutto è andato come speravo, un po’ di disappunto c’è” ha tuonato Banchi. Proseguendo, qualche riga sotto, snocciolando gli errori nelle scelte: “Io garantisco ma esigo anche il massimo rispetto dei ruoli”, condizione rispettata all’inizio della campagna acquisti ma persa giorno dopo giorno con il protrarsi dell’estate e del mercato. “All’inizio è andato tutto bene e abbiamo condiviso le scelte dei giocatori” ha affermato Banchi, virando a metà frase: “lo stesso non posso dire per la parte finale del mercato, che non significa collezionare nomi più o meno importanti ma cercare di assemblare una squadra”. Rincarando la dose quando Giorgio Viberti incede nelle domande: “Sono state prese iniziative e fatti ingaggi a mia insaputa, il che ha creato delle tensioni piuttosto forti, per me è stata un’esperienza frustrante, che non mi era mai capitata in carriera. Mi sono sentito amareggiato”.
Come districare la matassa che, due giorni dopo il raduno, potrebbe minare alla base il rapporto tra il tecnico e la proprietà gialloblù? “Mi trovo in un contesto nuovo […] serve il massimo rispetto reciprocoe l’allenatore deve essere centrale nelle scelte tecniche. Torino al terzo anno è già al terzo coach, significa che qui la sfida è importante e non mi spaventa […] Sono pronto, ma servono scelte radicali e coraggiose per trovare la miglior convivenza possibile”.
Sull’aspetto tecnico nessuno ha mai messo in dubbio le capacità di Luca Banchi: da oggi anche la schiettezza dell’allenatore della Fiat sarà inserita nel suo biglietto da visita.
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