Beli crea, Hackett è l'anima, Gallo chiude: Croazia ko 67-60
L’Italia ringrazia l’uomo mascherato Marco Belinelli e batte con il fiatone una Croazia mai doma. La guardia che il prossimo anno giocherà con gli Charlotte Hornets è decisivo nei momenti chiave della partita, chiude con 19 punti e trascina l’Italia in semifinale. Finisce 67-60, il miglior marcatore della serata è il croato Bogdanovic con 26 punti, e per gli azzurri è una importantissima iniezione di fiducia con vista olimpica. Coach Messina dà fiducia allo stesso quintetto di partenza della sera prima: Hackett, Belinelli, Datome, Gallinari, Bargnani, mentre in tribuna siedono la sindaca Appendino e il presidente del Coni Malagò, il numero uno della Juve Agnelli, il tecnico Allegri e l’ex capitano Del Piero, fino agli ex coach campioni d’Italia Dan Peterson e Meo Sacchetti. La partenza è tutta azzurra: un’azione da quattro punti di Belinelli porta subito all’8-2, la sua successiva azione da tre porta l’Italia al 13-8. A tenere in linea di galleggiamento la barca croata è Bojan Bogdanovic: 4/7 dal campo e 12 punti realizzati in un amen per il 15 pari. Quando poi il talento dei Balcani Dario Saric segna tre canestri in fila, la Croazia mette la testa avanti: 21-23 al primo riposo. Rispetto alla prima serata - vittoria agevole pur non entusiasmante contro la Tunisia – Messina stavolta non alterna gli uomini a disposizione anche se le percentuali dal campo (6/21) sono tutt’altro che eccezionali. Si prosegue sul piano dell’equilibrio: 29 pari al 17’ con gli azzurri che trovano linfa vitale nella brillantezza di Hackett, mentre sul fronte croato Bogdanovic continua a martellare la retina, tanto che al 19’ è già a quota 19 punti con 4/6 da due e 4 rimbalzi. A metà gara il punteggio è 35-35 e a tenere a galla l’Italia che tira peggio da due (38% contro il 47%) e da tre (14% contro il 33%) c’è la lieve ma significativa prevalenza sotto le plance (25 rimbalzi a 22). In avvio di ripresa si prosegue sulla stessa falsariga (39 pari al 24’) con Messina che lascia a lungo in panchina un Datome irriconoscibile e gli azzurri che vanno a fiammate: la stoppatona di Gentile, la tripla in transizione di Belinelli, la schiacciata di Melli. Al 28’ l’onda lunga del tecnico fischiato al nervoso tecnico croato Petrovic porta l’Italia al massimo vantaggio di +8 (51-43). All’ultimo intervallo gli azzurri sono ancora avanti di 7 (54-47), mentre in avvio di ultimo quarto arriva il primo canestro su azione di tutto il torneo di Datome che vale molto più dei due punti che segna il tabellone. Strada in discesa? Nemmeno per sogno: basta un attimo di calo di tensione e la Croazia è di nuovo a tiro (56-53) con Messina che chiama subito timeout la cui risposta è il solito canestro del Beli, stavolta sulla sirena dei 24”. A -3’ azzurri ancora a +5 (63-58) con Datome che trova la prima tripla e Bogdanovic che commette il quarto fallo. Il PalaOlimpico gremito da oltre 12 mila spettatori è una bolgia e l’Italia riesce, chiudendo le maglie della difesa, a conquistare il posto al sole della semifinale: tornerà in campo venerdì sera alle 21 presumibilmente contro il Messico. Nella partita del pomeriggio, invece, il Messico aveva sconfitto l’Iran 75-70. Il programma di mercoledì prevede alle 18 Messico-Grecia e alle 21 Croazia-Tunisia.
ITALIA-CROAZIA 67-60 (21-23, 35-35, 54-47) ITALIA: Poeta ne, Belinelli 19, Aradori, Gentile 3, Bargnani 8, Gallinari 12, Melli 7, Cusin, Datome 6, Cervi ne, Hackett 12, Tonut. All.: Messina. CROAZIA: Babic 3, Kruslin, Stipcevic ne, Simon 5, Hezonja 7, Saric 11, Ukic 2, Planinic 6, Bilan, Sakic, Arapovic ne, Bogdanovic 26. All.: Petrovic. Arbitri: Perez (ESP), Vazquez (PUR), Jovcic (SRB). NOTE - Tiri liberi: Italia 15 su 21, Croazia 10 su 17. Tiri da tre punti: Italia 4 su 16, Croazia 6 su 22. Tiri da due punti: Italia 20 su 55, Croazia 16 su 39. Rimbalzi: Italia 44, Croazia 45. Usciti per 5 falli: Bogdanovic, Planinic . Spettatori: 11872.Fabrizio Turco
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