Serie A

Il 'no' di Scott deve ricompattare la Fiat

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, Torino ancora sul mercato

21.08.2017 09:38

Opportunità. Il ‘no grazie’ di Durand Scott può tramutarsi per la Fiat in una chance per ripartire più forte e coesa di prima, a patto di avere capito la lezione. Quale? Quella per cui è l’allenatore a dovere prendere le decisioni finali. Sempre e comunque. Banchi – ma, come lui tutti i tecnici – deve potersi prendere le sue responsabilità e allestire il gruppo in prima persona. Confrontandosi e magari anche scontrandosi con dirigenza e proprietà, ma infine decidendo lui: se poi andrà male, se ne assumerà la responsabilità e, se così non fosse, ne pagherà le conseguenze.

Dopo il pasticcio degli scorsi giorni, insomma, Torino ha davanti a sé la chance di ripartire con chiarezza di ruoli e competenze. Le polemiche e il senso di smarrimento che hanno fatto seguito alle dichiarazioni del coach (“ingerenze societarie nel mercato, mi sono sentito frustrato”) devono adesso essere dimenticate, se la lezione è stata capita. Serve un esterno per sostituire Scott? Le parti si confrontino e agiscano in piena sintonia, avendo ben chiari obiettivi e budget disponibile. Un esempio? Se Banchi ritiene Della Valle funzionale al suo progetto tecnico e i costi fossero abbordabili, si vada dritti sul figlio di Carlo. E a firma avvenuta – con lui o con chiunque arriverà – lo stesso Banchi e Forni dicano chiaro e tondo che la scelta è stata condivisa al cento per cento. Solo così la Fiat potrà dimenticare un’estate al momento paradossale.

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