Storie

Torino Streetball seconda parte :i tornei 3vs3, la scena attuale

20.01.2017 18:59

Dal 2002 in poi  "Lazza" ha quindi meritatamente   dominato la scena,  per agitare le acque  , serviva un piccolo tsunami, che arrivò all’inizio della nuova decade, in parte generato dal  ritorno a buoni livelli del basket cittadino tradizionale(PMS moncalieri/Torino ) ma soprattutto,  dalla  diffusione capillare  dei social network, capaci di mettere in comunicazione i cestisti (o presunti tali)più disparati e disperati, senza sforzi di marketing  imponenti, e in un attimo la città si riempì di tornei autofinanziati e autogestiti, alcuni durevoli, altri meno, citiamo i più frequentati ,dimenticando sicuramente qualcuno,  il KOB nel cuore della Torino campettara(Via Braccini), il torneo delle Vallette(Dunk and Vibez), The GOAT(Orbassano/Rivalta),BasketByNight(Pianezza), torneo FISB a Settimo Torinese, Memorial Arturo a Giaveno, Tre per Una Notte(Piossasco), WeGotGame(Nichelino) e nel 2016 gli ultimi nati Drink'n Dunk (Chivasso) e Ball Don't lie(Moncalieri), parliamo di situazioni superiori sempre alle 20 squadre iscritte e spesso sopra i 100 partecipanti, ma a differenza del "3 palloni" ,un pallone solo,solo basket... Un'attività frenetica, quasi compulsiva , fatta di alleanze e tentativi di accorpamento, ma anche di sovrapposizioni spiacevoli e non del tutto casuali , teniamo anche conto che parallelamente nello stesso periodo ,sia NBA che FIP hanno realizzato in città un paio di mega eventi a testa, sullo stile di quelli anni 90, a larga partecipazione gratuita ma poco radicamento sul territorio, ultimo in ordine di tempo, lo streetball italian tour FIP  in occasione del preolimpico di luglio 2016, proprio davanti al pala Alpitour nella storica Piazza D'armi .Da questo elenco mancano i  “MI games”(evento multisport con sponsors importante ed  itinerante nel   nord Italia, che ha debuttato sempre nel 2016 nel nostro capoluogo di regione, nella bellissima location di  piazza Arbarello, e che tornerà nel 2017)e  tutti gli altri tornei  fuori città e provincia, ben 2 a Biella,Tortona, Saluzzo,Savigliano, Carmagnola, Asti...Pure questi affollati, importanti  e frequentati anche da torinesi...insomma il delirio più assoluto, in cui anche organizzazioni nazionali come FISB (Free Italian Street Ball, organizzazione che cerca di coordinare a livello nazionale la disciplina per conto della FIP) e UISP, hanno fatto la loro importante comparsa, affiliando moltissimi dei challenge che abbiamo elencato e mandando così' diversi ragazzi torinesi alle  rispettive finali nazionali dei loro circuiti che si tengono da ormai molti anni a Riccione(FISB/FIP) e Pesaro(UISP). Questo è in pratica lo scenario, molto mutevole e umorale, la ragione principale è secondo noi, la difficoltà di percepire queste situazioni come espressioni di uno sport a se stante , per molti è ancora una scusa per trovarsi a fine campionato per farsi una birra sotto canestro, con però un'organizzazione che pensa a tutto il resto, da qui anche notevoli differenze nei regolamenti  applicati, punteggi, gestione dei falli e dei possessi, un’anarchia per il momento ancora regnante, figlia non solo dell’approccio più o meno competitivo, ma anche prodotta dalle consuetudini di ogni campetto/quartiere e relativa organizzazione, in poche parole il limite ma anche il bello del 3vs3, senza dimenticare le notevoli disparità di livello dei giocatori, che va dalla A2 al 50enne che ha smesso da 30 anni e che era scarso anche allora…Certamente il tentativo di FIBA di standardizzare la disciplina con l’aiuto delle federazioni nazionali, e la creazione dei campionati mondiali e continentali, sia con qualificazioni open dal basso che con delle vere e proprie nazionali, condizionerà il futuro in questa direzione, con molti più atleti che sceglieranno la disciplina “resized” come principale e quella “classic” come  secondaria, ma in Italia e anche in riva al Po , siamo ancora un po distanti, tant’è  che nell’autunno del  2015, l’organizzazione(WeGotGame)  che ebbe quell’anno   il torneo estivo più partecipato della città (bis anche nel 2016), con i vincitori che si laurearono campioni nazionali UISP,  ebbe l’idea di realizzare una lega invernale sperimentale, sperando di rappresentare  un’alternativa ai campionati amatoriali 5vs5, tentativo tanto legittimo quanto prematuro, che fallì per poco , non raggiungendo un numero di squadre sufficiente,  evidentemente i tempi non sono maturi, ma Intanto prepariamoci ad un 2017 mai così agguerrito, in questi  freddi giorni di gennaio, con la neve, sono fioccate anche  un bel  numero di date estive già fissate e altre ne arriveranno, probabilmente ci sarà anche qualche novità in ambito federale (FISB-FIP), ma gli organizzatori torinesi  pare proprio che si faranno trovare pronti, e chissà che non sia l’anno buono per coordinarsi ancora meglio del solito , magari non una summer league cittadina perfettamente strutturata , ma qualcosa che si avvicini, non snaturando il forte carattere indipendente dei vari appuntamenti, è un auspicio, più che un consiglio che evidentemente non abbiamo l’autorità per dare.

I 150 partecipanti di WeGotGame-SummerBasketUisp  2015 a Moncalieri   QUI  trovate la prima parte di questo "viaggio" nel mondo street

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