Serie A

La Lavagna di Arioli: Torino-Milano

07.11.2016 11:32

Ritorna l'analisi del lunedì a cura di Antonello Arioli: ecco la sua lavagna con i migliori e i peggiori della partita tra la Fiat Torino e l'Emporio Armani Milano.

DAVANTI ALLA LAVAGNA

 

HARVEY

Il suo è un vero mezzogiorno di fuoco, spara da ogni posizione triple ad altissimo coefficiente di difficoltà, non si fa condizionare da qualche inevitabile errore e nel finale fa sognare per un attimo il Ruffini avvicinando la FIAT a un’impresa memorabile. Se questo è il vero Tyler, per Torino si mette bene!

WILSON

Jamil aveva già dato segni di convincente recupero, con oggi le certezze hanno surclassato i dubbi. Non solo importanti i suoi 20 punti, ma anche il suo coinvolgimento emotivo e la capacità di lottare a rimbalzo e in difesa nonostante un quasi-infortunio alla fine del 1 quarto.

VITUCCI

Oggi Frank ha gestito, rischiato e centrato ogni mossa, miscelando quintetti atipici che hanno messo in grossa difficoltà la corazzata milanese. Si è ammirata una squadra concentrata e preparata tatticamente che ha retto fisicamente e mentalmente come meglio non poteva. Complimenti al coach e a tutto lo staff tecnico.

DIETRO ALLA LAVAGNA

PALLE PERSE

Vero ago della bilancia del match le 18 palle perse, alcune trasformate in comodi contropiedi dai meneghini. Se Torino si mangia le mani per una vittoria di prestigio sfumata per un nonnulla, deve guardare questa voce statistica e porvi rimedio per il futuro.

WRIGHT

Nessuno dovrebbe stare dietro la lavagna dopo la bella prestazione dei gialloblu, ma essendo un po' di pignoli la prestazione di Chris è stata un po’ sottotono rispetto a quanto ci ha abituato finora. Milano gli ha tolto la sua amata linea di penetrazione a destra e lui si è un po' perso offensivamente e il suo -19 di plus/minus è indicatore della sua prestazione non al top.

KILLER INSTINCT

Anche qui siamo forse a sottilizzare, ma dopo Avellino anche con Milano si sono lasciati per strada punti che potevano valere doppio per la classifica visto che (forse) nessuno li porterà via all’Armani. Questo non intacca un’autostima e una consapevolezza in aumento, ma l’occasione per il colpaccio i torinesi se la erano procurata e essere avanti a due minuti dalla fine non può non lasciare qualche rammarico!!

Antonello Arioli

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