Gli ultimi istanti di Torino-Orlandina
“Perché le partite di pallacanestro durano 40’? Non basta giocare l’ultimo minuto?”. Questa domanda, quando “sconfino” in altri mondi sportivi, mi viene posta quasi sempre. Non inizierò oggi a dar ragione a chi riassume in questo modo lo sport più bello del mondo, la pallacanestro è uno sport splendido che trova nell’interezza della partita e nell’intreccio di emozioni la sua bellezza: ma la partita tra Manital Torino e Betaland Capo d’Orlando ha fatto vacillare non poco le mie convinzioni. Per raccontarla non possiamo che iniziare dalla fine, dall’ultimo capitolo, dagli ultimi due minuti e spiccioli sul punteggio di 62-65: cinque punti consecutivi di Mancinelli, gli ultimi 3 con una tripla dal peso specifico enorme, hanno stravolto la partita, riportando in vantaggio i gialloblù. Una supremazia effimera, durata lo spazio di qualche azione, il tempo necessario a Oriakhi per impattare a quota 67 dopo aver imperversato nell’area torinese con 53” da giocare. Parità rotta dalla lunetta da Jasaitis, freddo e implacabile con 23” da giocare per il nuovo vantaggio paladino sul 67-69. Pochi secondi alla fine della partita, Manital palla in mano, rimessa a centrocampo: palla a Miller, creazione dal palleggio, tiro da fuori e pareggio Torino!
Il canestro di Miller per il 69-69 Posted by Basket su Torino on Domenica 22 novembre 2015
Il canestro di Jasaitis che è valso il successo di Capo d'Orlando al PalaRuffini Posted by Basket su Torino on Domenica 22 novembre 2015
Ultimo tiro per la Manital, sbagliato da Miller sulla sirena Posted by Basket su Torino on Domenica 22 novembre 2015
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