Diamo i numeri: Fiat Auxilium Torino-Openjobmetis Varese

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I secondi a disposizione di Lorenzo Mittica e Guy Akoua per vivere il loro sogno chiamato Serie A. Ai due “pischelli” gialloblu, dopo una stagione vissuta da aggregati, seduti in fondo alla panchina, coach Galbiati ha giustamente regalato il debutto nel massimo campionato italiano. Per fermare il cronometro erano disposti anche a tirare una scarpa in campo; per fortuna è arrivato il fallo di Poeta… Il nuovo sogno adesso è quella di riconquistarsi con merito e minuti questo prestigioso palcoscenico. 
IMBATTUTI

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I punti di Sasha Vujacic nella vittoria contro Varese, frutto soprattutto delle 6 triple (season high) messe a segno dal campione sloveno. Peccato che questa splendida prestazione balistica, al pari della vittoria dell’Auxilium, risulti essere utile come il congiuntivo per Gennaro Gattuso. La pausa forzata dovuta al raffreddore ha sicuramente rinvigorito il buon Sasha finalmente pronto per dare il meglio di sè nei playoff…
MA ANCHE NO

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I punti di Valerio Mazzola, alla sua miglior prestazione offensiva stagionale in cui ha infilato anche 5 bombe. Il tiro pesante è ormai diventato un prodotto tipico della “Bottega del Mazzola”: il 39.7 % da tre (frutto di un 25 su 63 totale) lo piazzerebbe al quattordicesimo posto in Serie A se avesse totalizzato un numero superiore di tentativi dall’arco. Ora la sua trasformazione in “ala forte moderna” è completa.
IL KEVIN LOVE ITALIANO

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I punti di Poeta, anche se forse dovremmo dire: il voto in pagella al termine della stagione del “Peppe Nazionale”. Poche volte si è vista sul parquet una concentrazione tale di fantasia mista a “cuore”, come nel capitano gialloblu. I suoi 3.4 assist lo mettono al 17simo posto nella speciale classifica, ma se guardiamo la stessa graduatoria, sui 40’, il buon Peppe sale al secondo posto, dietro solo a Luca Vitali. Impressionante, spettacolare, esattamente come la qualità delle sue “visioni”. Come canta Domenico Modugno…
RESTA CU MME’

3
Come le stoppate di Trevor Mbakwe. Anche per lui si tratta del massimo risultato stagionale. Non è esattamente la specialità della casa, anche se il suo fatturato medio è più che discreto (0.7). Più che vederlo schizzare in aria per “dire di no” ad un avversario, siamo stati abituati ad ammirarlo mentre tirava giù tonnellate di rimbalzi e piegava ferri con le sue affondate. Onestamente resta ancora un mistero come possa anche solo correre con le gambe e i piedi così storti…
LITTLE EMBIID