Dura in difesa, salda di nervi. Una Fiat Torino di gran carattere supera 84-79 la Sidigas Avellino in un PalaRuffini sempre più innamorato della squadra: partita in equilibrio per lunghi tratti, portata a casa da un’Auxilium che ha dimostrato maggior lucidità nei momenti chiave del match. Merito anche di uno strepitoso Chris Wright, che ha controllato a suo piacimento il ritmo, le iniziative offensive sue e dei compagni, segnando indelebilmente la partita con 26 punti, 3/4 da 3, 7/ ai liberi e 4 assist. Sarebbe comunque ingiusto assegnare a lui tutti i meriti della vittoria: la vera marcia in più Torino l’ha ingranata quando ha iniziato a difendere da squadra vera, chiudendo ogni rifornimento per il pitturato, in cui Cusin e Fesenko dispongono di tonnellaggio eccessivo per i filiformi lunghi torinesi, e rallentando la circolazione perimetrale. Gli unici irpini a sfuggire alla morsa difensiva torinese sono stati Thomas nel primo quarto, chiuso a 11 punti e rimasto l’unico lampo in una partita chiusa con 16 punti, e Ragland, imprendibile nella seconda metà di partita, arrivando a 19 punti con 5/10 dall’arco dei 6.75.
Di Torino è piaciuto l’atteggiamento pugnace, in cui hanno “sguazzato” Washington, 14 punti di cui la maggior parte con il punto esclamativo, e Wilson, confusionario e poco preciso ma mai arrendevole, autore del canestro su rimbalzo offensivo che ha messo la parola fine al match. Prezioso Dj White, che ha sacrificato in parte la sua proverbiale mano morbida sporcandosela con il lavoro necessario per arginare Fesenko, condendo il tutto con i punti decisivi per la vittoria finale. Ottimo Mazzola, che ha compiuto percorso netto dall’arco (3/3 da 3) curando in modo particolare la teatralità delle sue triple: mai in momenti banali, l’ultima molto importante per la vittoria finale.
Con il successo conquistato contro Avellino la Fiat aggancia il sesto posto in compagnia di Caserta, Capo d’Orlando, Pistoia e Brescia: con un girone di ritorno ancora da vivere, e alcune sfide chiave da affrontare in casa, le prospettive sono rosee per Torino, che a breve recupererà capitan Poeta allungando ulteriormente le rotazioni di coach Vitucci.
LA CRONACA
Primo quarto a base di equilibrio e mani fredde, specialmente nella prima parte: Torino si gode un Chris Wright meno al servizio della squadra ma autore di 11 pesantissimi punti, un vasto assortimento di penetrazioni, triple e soluzioni dalla media. Avellino ha una fisicità inarrivabile per Torino, e lo dimostra dominando la sfida a rimbalzo (13-6 nel quarto per gli irpini): nonostante la superiorità sotto le plance, frutto della presenza di Cusin e Fesenko alternativamente in campo, la squadra di Sacripanti fatica per la zavorra rappresentata dall’1/8 da 3 e dalle 4 palle perse, aggrappandosi alla grande prova di Thomas che realizza 11 punti per il 21-20 del 10’.
Equilibrio che non cambia nella seconda frazione, in cui la Fiat riequilibra la sfida a rimbalzo, vincendola 12-6, aumentando però le palle perse, 7 totali. Wright mette da parte la sua verve offensiva tornando al servizio della squadra e smazzando 3 assist, Mazzola realizza la tripla del 32-30 che sembra poter far decollare Torino: le due squadre rimangono a contatto, andando a riposo sul 38-37.
Passo dopo passo, minuto dopo minuto Torino costruisce nel terzo periodo la strada verso la vittoria: Ragland in apertura preannuncia di essere in gran serata, Wilson impatta ma la brutta notizia arriva con il 3° fallo di Washington. Nonostante i problemi di falli, l’ala statunitense suona la carica con la schiacciata del 42-43, accendendo il PalaRuffini e propiziando il sorpasso gialloblu. La difesa di Torino sale di intensità, Fesenko non ha vita facile nel pitturato, Washington dalla lunetta trova il 51-45. Fesenko e Ragland, autore di una grande partita, soffiano sul collo di Torino e permettono alla Sidigas di chiudere al 30’ sul 60-58.
É DJ White a monopolizzare l’avvio di quarto periodo: il centro statunitense, dopo trenta minuti passati a lottare sotto le plance più che a curarsi della fase realizzativa, firma quattro punti consecutivi, portando a +6 la Fiat. La grande difesa gialloblù condiziona le scelte degli irpini, l’area si riempie all’inverosimile e la circolazione fatica. Sacripanti chiama timeout, Zerini e Ragland cuciono lo strappo sul 66-64, ma è Mazzola ad aprire in due la partita: la difesa del lungo e una sua tripla in un momento cruciale valgono il 76-69, smorzato da Fesenko. Il Ruffini è una bolgia, il pivot ucraino il bersaglio preferito: Washington attacca il centro dell’area, il suo “passo e tiro” è sospetto ma convalidato dall’arbitro. Leunen non ci sta e protesta in modo esagerato, vedendosi fischiare un giusto fallo tecnico: Wright dalla lunetta porta il match sul 79-71 con 2’ sul cronometro, assestando un duro colpo alla squadra di Sacripanti. L’ultimo ad arrendersi è Ragland, che trova con disarmante facilità il fondo della retina: ironia della sorte è a rimbalzo che la Fiat chiude il match, convertendo una carambola offensiva di Wilson nei due punti dell’81-74 con una manciata di secondi. Ragland ammaina per ultimo bandiera bianca, Fesenko sbaglia una conclusione nel cuore dell’area che sarebbe valsa il -2 con 16” da giocare. Giusto così, questi tre punti restano a Torino che si conferma campo inviolabile per la Scandone, che già l’anno scorso perse al termine di una partita combattuta.
Partita dopo partita, senza montarsi la testa: ma a Torino vincere è ufficialmente difficile per tutti.
FIAT TORINO-SIDIGAS AVELLINO 84-79
(21-20, 38-37, 60-58)
TORINO: Wilson 10, Harvey 8, Wright 26, White 13, Parente, Alibegovic 4, Washington 14, Okeke, Fall ne, Mazzola 9, Vitale ne. All: Vitucci. Ass: Comazzi, Siragusa. Prep: Talamanca.
AVELLINO: Zerini 5, Ragland 19, Green 6, Esposito ne, Leunen 5, Cusin 7, Severini, Randolph 2, Obasohan 4, Fesenko 15, Thomas 16, Parlato ne. All: Sacripanti.
ARBITRI: Dino Seghetti, Manuel Mazzoni, Nicola Ranaudo.
NOTE: Torino (2pt: 21/46, 3pt: 7/19, tl: 21/26, ass: 13, rimb: 35, off: 9, pp: 16, pr: 8, st: 2, val: 93) - Avellino (2pt: 22/41, 3pt: 10/27, tl: 32/68, ass: 18, rimb: 36, off: 11, pp: 19, pr: 5, st: 0, val: 66).
Commenti