C Gold - Cibrario: "Peccato per la sconfitta. Ora testa a Crocetta per evitare i playout"
I commenti dei coach delle torinesi dopo le sfide della penultima giornata di campionato
Archiviata la penultima giornata della regular season di C Gold, i coach delle torinesi fanno il punto della situazione ad appena un match dal termine. Soddisfatti senza dubbio coach Porcella e coach Arioli e con il Cus Torino e il Don Bosco Crocetta hanno ottenuto l’ennesima vittoria stagionale e possono ora concentrarsi sull’ultima sfida che li separa dall’appuntamento finale con i playoff. C’è rammarico, invece, in casa 5 Pari, con coach Rossin per nulla soddisfatto della prestazione dei Draghi, così come in casa Collegno e Ciriè. Coach Leccia è ormai concentrato sulla fase playout che attende la sua squadra mentre per Cibrario l’appuntamento decisivo sarà proprio quello del prossimo weekend. Ecco dunque quali sono le reazioni a freddo dei tecnici torinesi dopo le partite del weekend appena concluso.
CUS TORINO
Penultima giornata di campionato più che soddisfacente per coach Porcella che, con il suo Cus Torino, si aggiudica l’ultimo derby stagionale contro la 5 Pari, superata per 77-54. Una “gara dai due volti quella giocato sabato contro 5Pari, ben disposta e che ha limitato le nostre caratteristiche tecniche e fisiche, sia in attacco che in difesa” – ci racconta il tecnico dei cussini. “Dal secondo quarto è iniziata di fatto un'altra gara per noi e abbiamo giocato tre quarti di assoluta energia, applicazione ed eccellenti letture in attacco, frutto della pazienza nel ribaltare la palla e cercare di farla transitare in post basso. Siamo stati bravi a sfruttare gli spazzi sul perimetro, attaccando il ferro e mettendo in ritmo il compagno per tirare da tre. Nel primo quarto invece, il ritmo più lento non ci ha giovato. Pochi passaggi e tiri fuori ritmo. Offensivamente siamo stata più cinici, rispetto ad altre gare, nel tiro. Il 16/17 dalla lunetta e il 37% da 3 punti sono dati importanti, come anche i 16 assist. Difensivamente ci siamo applicati nell'aiutarci quando la palla andava in post basso e soprattutto ad andare a rimbalzo anche con i piccoli. Abbiamo chiuso con trenta i rimbalzi difensivi. Come staff tecnico siamo soddisfatti perché siamo riusciti a far esordire un altro nostro giovane del 2001, il quinto in stagione, facendogli giocare minuti importanti. Nella settimana che ci attende, contiamo di recuperare almeno uno dei due infortunati per prepararci al meglio alla gara di sabato prossimo”.
5 PARI
Di tutt’altro umore, al contrario, è coach Daniel Rossin che, come anticipato, non è per nulla soddisfatto della gara disputata dai Draghi: “Sarebbe stato meglio se avessi fatto l’ultras dalla tribuna seguendo il prezioso consiglio datomi dal secondo arbitro dopo pochi minuti di gioco. Mi vergogno di come abbiamo giocato. Sul 7-17 abbiamo tirato i remi in barca e smesso di essere una squadra di pallacanestro. A questo punto della stagione è inaccettabile una prestazione del genere soprattutto a livello mentale. Quando la partita si è fatta più dura e maschia, con contatti ricevuti e non capitalizzati in falli subìti, ci siamo ritirati senza combattere e reagire. È assolutamente colpa mia perché ci siamo preparati in maniera troppo soft alla partita. Ho pensato più alla gestione delle energie sperando che le tirassero fuori in partita. Così non è stato per cui abbiamo peccato di presunzione e immaturità. L’aspetto positivo è che alla ripresa degli allenamenti saremo più riposati del solito e vogliosi di allenarci più duramente in vista dell’ultimo match contro Fossano”.
CIRIÈ
E chi sicuramente non può permettersi di abbassare la guardia, nonostante il campionato sia davvero in procinto di concludersi, è il Ciriè che, abbandonata la corsa playoff dopo la sconfitta subita dal Borgomanero (66-62), ha ancora un obiettivo da centrare, come ci racconta coach Cibrario: “Non è andata bene, almeno per quanto riguarda il risultato. Abbiamo giocato la partita che volevamo ma ci è sfuggita una vittoria fondamentale. Era una chance importante per la possibilità che ci giocavamo di andare ai playoff e invece adesso sarà complicatissimo. L’ultima partita della stagione sarà contro il Don Bosco Crocetta e dovremo puntare ad una vittoria che onestamente nessuno si giocherebbe come scommessa. Dovremo dare il massimo e guardare poi anche a quello che capiterà ad Alessandria. Proveremo di certo a vincere, anche se non sarò facile e poi guarderemo a quello che ci aspetta una volta archiviata la regular season. Capiremo se saremo salvi e andremo tutti in vacanza oppure se dovremo giocarci i playout con Casale. Ma prima di pensare al dopo, dovremo giocare la partita perfetta contro Crocetta”. Partita nella quale coach Cibrario si augura di riavere anche a pieno ritmo Savoldelli che “è stato stoico sabato, ha giocato con il dolore alla caviglia e dato il suo contribuito. Purtroppo non siamo arrivati a quella sfida nelle migliori condizioni ma abbiamo comunque giocato un’ottima partita pagando quei 5 minuti in cui Rupil e Ferrari ci hanno condannato con una serie di triple da fuori che ci ha messo in ginocchio. Abbiamo tenuto bene fino alla fine poi, purtroppo, l’ultima occasione non è andata come speravamo”.
DON BOSCO CROCETTA
Ennesimo derby vinto anche in casa Don Bosco Crocetta che ha superato il Collegno per 86-45. Soddisfatto il coach dei Salesiani Arioli che pensa già in prospettiva playoff: “Abbiamo avuto un ottimo atteggiamento, sia generale che tecnico: Abbiamo tenuto un’ottima intensità per tutti i 40 minuti: giocato in 12 e segnato in 11. È stata una partita di buona salute ed era quello che volevamo. Una sfida nella quale abbiamo messo in campo anche alcune cose nuove anche se in realtà la priorità è arrivare al massimo della condizione per i playoff. La squadra è ben direzionata, gioca con questo obiettivo. È stata una partita che rispetto all’andata ci ha visti cresciuti dal punto di vista tattico. Finalmente ci siamo lasciati alle spalle i momenti difficile dal punto di vista fisico e avendo ripreso la condizione ottimale giochiamo molto molto meglio”.
COLLEGNO
Al contrario, non può essere contento coach Ivano Leccia che analizza così la prestazione del Collegno: “Il risultato lascia poco da commentare. È stata una partita a senso unico fin dall'inizio, abbiamo avuto una timida reazione nel secondo quarto ma la partita aveva già preso una piega negativa troppo grande per noi. Diciamo che la fortuna non ci sta aiutando, avevamo Felletti squalificato e avendo dovuto fare a meno anche di Giustetto per un problema alla caviglia avuto durante l'ultimo allenamento, oltre ad una serie di acciacchi. È stata un’occasione per i nostri giovani di assaporare il parquet con maggiore continuità. Non era questa la partita da vincere ma non è nemmeno questo il modo di giocar le partite, nonostante le mille difficoltà che ci circondano in questo momento. Non bisogna recriminare ma rimboccarsi le maniche per chiudere con onore il campionato davanti al nostro pubblico e continuare a lavorare in vista dei playout”.
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