Brown: "Non giochiamo da squadra. Da settembre non siamo migliorati, me ne assumo ogni responsabilità"
La dura analisi del coach della Fiat Torino al termine della gara di ieri sera contro Milano
Non sono di certo carezze, quelle che coach Larry Brown rivolge ai suoi giocatori in sala stampa al termine della sfida persa dalla Fiat contro Milano per 71-93.
E' scuro in volto il tecnico newyorkese, e non fa nulla per nasconderlo.
“Siamo rimasti in partita per tre quarti di gara – esordisce Brown – ma il vero problema è che stasera, non abbiamo giocato come dovrebbe fare una squadra e cioè aiutandosi a vicenda, in ogni momento della gara. Ci cerchiamo poco in attacco, così come in difesa non ci sono gli aiuti necessari, e di questo atteggiamento me ne assumo tutte le responsabilità visto che l'allenatore di questi ragazzi sono io. Non mi sono mai nascosto, né cerco giustificazioni come l'infortunio di McAdoo o altro, non è mia abitudine farlo”.
E ancora: “Le prove di Poeta e Cusin, e non solo perchè giocano in Italia da sempre e sono giocatori di grandissima esperienza, la dicono lunga su come ci si debba sacrificare per i compagni trascinandoli in ogni momento della gara, soprattutto in quelli di difficoltà. Tornare sul mercato? Non è questo il punto, la prestazione negativa non è mai colpa di un singolo ma del collettivo che stasera non si è aiutato come avrei voluto”.
Ed infine, la stoccata finale ai suoi:
“Paradossalmente, eravamo più competitivi a settembre quando ci allenavamo con ragazzi giovani aggregati e parecchi dei nuovi acquisti non erano ancora arrivati. In SuperCoppa, assieme da pochissimo tempo, abbiamo tenuto molto bene testa alla stessa Milano; a Venezia abbiamo perso all'overtime fornendo una buona prestazione, così come a Francoforte nella prima di EuroCup. Da quelle partite, non siamo migliorati e mi assumo tutte le responsabilità del caso”.
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