Disastro Fiat: Torino crolla 59-77 sotto i colpi di Avellino
I gialloblù regalano il primo quarto alla squadra di Sacripanti e non riescono a reagire: contro Avellino arriva la quinta sconfitta consecutiva
Continua il periodo nero della Fiat Torino, orfana di Patterson, che crolla sotto i colpi della corazzata Sidigas Avellino, chiudendo il match sul 59-77 e incappando nella quinta sconfitta consecutiva tra campionato ed EuroCup. Un match nel quale i gialloblu non sono mai riusciti a trovare il bandolo della matassa: confusi, pasticcioni e totalmente in balia non solo dell’avversario ma anche di una situazione dalla quale non sembrano ancora in procinto di uscire. Paga la Fiat, paga un primo quarto drammatico nel quale i gialloblu riescono a mettere soltanto 9 punti a referto, paga le difficoltà date da un periodo di confusione totale dell’ambiente, paga una tranquillità ormai inesistente foriera di errori a ripetizione che spalancano definitivamente le porte agli ospiti.
LA PARTITA
Inizio da incubo per la Fiat, che riesce a trovare il primo canestro dopo addirittura 8 minuti dall’inizio del match. Al contrario, Avellino il canestro lo trova e con ritmi forsennati. Fesenko apre i giochi sfruttando un errore di Vujacic e piazzando i primi due punti della partita. Insieme Filloy maltrattano una Torino impotente trovando la via per il canestro sia da due che da tre e dopo 4 minuti dalla palla a due il divario è già di 8 lunghezze. Uno shock per Recalcati che chiama il timeout nel tentativo di dare la scossa ad un gruppo apparso in balia dell’avversario e di se stesso. Si torna in campo e, nell’ordine, arrivano una tripla sbagliata da Vujacic e gli ennesimi due punti di Fesenko. Il tabellone ormai segna 3’13 e il punteggio è impietoso: 0-15 per la Sidigas. Come anticipato, bisogna aspettare l’ottavo minuto di gioco per trovare un primo piccolo sussulto dei gialloblu con Garret che infila i primi due punti torinesi. Due punti che sembrano ridestare, almeno momentaneamente, i padroni di casa: Garret e Washington riescono finalmente a trovare la via del canestro con un minimo di continuità e un parziale di 9-0 accorcia le distanze, seppur di poco: il primo quarto si chiude sul 9-19 e la sensazione che Torino possa rientrare.
L’inizio del secondo quarto, tuttavia, spazza via immediatamente qualsiasi tipo di speranza. Coach Recalcati manda in campo Capitan Poeta nel tentativo di dare una spinta ai suoi ma è ancora Avellino a comandare. I due punti di Wells aprono la strada agli ospiti che piazzano l’ennesimo parziale di 0-8 che traccia un solco profondo tra le due formazioni. Ci vorranno infatti di nuovo circa 4 minuti per rivedere Torino sotto canestro: due punti di Vujacic, i primi per lui dopo un numero enorme di errori, tapi-in di M’Bakwe e grande schiacciata di Washington. A metà quarto il tabellone segna 15-29. Torino è viva ma di certo non in ottima salute. A 4 minuti dal termie è Peppe Poeta a scaldare il palazzetto da cui arrivano anche i primi fischi: grande tripla del Capitano e Torino che si riporta -9 (20-29). Un sussulto che tuttavia non innesca una vera e propria reazione e alla pausa unga il punteggio è di 22-40.
Al rientro sul parquet, Avellino allunga ancora con D’Ercole ma Torino non aspetta e risponde prima con Garret da due e poi con Vujacuic le cui due triple consecutive portano Torino sul 30-43. Reazione più di orgoglio che di qualità quella delle Fiat che non riesce mai a ricucire completamente lo strappo. Avellino torna nuovamente a fare la voce grossa e a 4 minuti dal termine della terza frazione il divario è di nuovo di 12 lunghezze (36-48). Botta e risposta tra Fiat e Sidigas, con Washington, Vujacic e M’Bakwe che provano a rispondere a turno agli attacchi di Wells e Leunen ma la musica, al PalaRuffini non cambia. A due minuti dal termine, dopo l’ennesimo timeout chiamato da Recalcati, il punteggio è di 42-58. Le rotazioni portano in casa Fiat i due punti di Mazzola ma sono gli ultimi della terza frazione e alla sirena è sempre la squadra di coach Sacropanti a condurre i giochi con un punteggio di 44-60. Un divario oggettivamente complicato da ricucire, soprattutto considerate le evidenti difficoltà mostrate da Torino.
Si torna in campo per gli ultimi 10 minuti di gioco: assist di Poeta e schiacciata di Washington per il -14 (46-60) Torino ad aprire. Mentre dagli spalti arrivano i primi cori contro la società, in campo a farla da padrone sono gli errori e la confusione della Fiat. I ritmi rallentano, anche sulla sponda avellinese, ma ormai è diventata una sfida tra Davide e Golia e, questa volta, non è il più piccolo ad avere la meglio. Soltanto i liberi sembrano sorridere ai padroni di casa che, a metà quarto, trovano prima Washington autore di 1/2 dalla lunetta, poi Garret che realizza il tiro del 49-64 e conquista un libero aggiuntivo accorciando ancora di una lunghezza (50-64). Torino accenna così ad una timida ripresa: due punti ancora per Garret a cui fa eco M’Bakwe ma risalire dal -13 (54-67) con poco più di tre minuti di gioco e una Sidigas meno pasticciona e più concreta è davvero un’impresa. Situazione che non va giù ai tifosi che, ad un minuto e mezzo dal termine e con Torino sotto per 57-74 iniziano ad abbandonare il PalaRuffini. I cori di contestazione al ritmo di “vergognatevi, vergognatevi” accompagnano il finale del match che vede la Sidigas Avellino imporsi per 59-77. Un disastro, per la Fiat Torino sancito e confermato anche dalle statistiche: i padroni di casa tirano con percentuali preoccupanti da 2 (19/47) che diventano tragiche da 3 con solo 3 centri realizzati su 21 tiri totali. Male, troppo per superare un avversario notevolmente più cinico e convinto. Il periodo buio, per la Fiat, è tutt’altro che lontano.
RISULTATO E TABELLINO
FIAT TORINO-SIDIGAS AVELLINO 59-77
(9-19, 13-21, 22-2)
FIAT TORINO: Garret 16, Vujacic 13, Poeta 5, Stephens, Washington 12, Okeke, Jones, Mazzola 2, Tourè, Mbakwe 11, Iannuzzi. All. Recalcati
SIDIGAS AVELLINO: Zerini, Wells 10, Fitipaldo 5, De Meo, Leunen 8, Scrubb 10, Filloy 15, D’Ercole 8, Rich 3, Fesenko 15, Ndiaye 3, Parlato. All. Sacripanti.
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