Ritorno al passato: il basket torinese di nuovo a Cantù
“Ancora tu non mi sorprende lo sai... ancora tu ma non dovevamo vederci più?”. Troppo facile iniziare con questa citazione di Lucio Battisti, ma non son riuscito a resistere. Troppe le aderenze tra la realtà e questo caposaldo della musica leggera italiana (musica leggera è un termine che non sentivo dal 1987..), specialmente alla vigilia della sfida tra Torino e Cantù. Molto più di una partita, un album di ricordi, un grande classico della pallacanestro italiana anni ’80, in campo e sugli spalti. Storia di rivalità, di differenze ma anche di similitudini, di cori “torneremo a Cantù”: il passato torna a vestirsi da presente, la Manital farà visita alle 20.30 all’Acqua Vitasnella rimettendo piede al Pianella. Diretta su Rete7 e Web Tv di Legabasket. Il Basket su Torino, naturalmente, sarà presente a bordo campo per raccontarvi la partita. Sono emozionato, lo ammetto. NON SOLO CANTÚ - La canzone di Lucio Battisti può essere adattata a diversi casi: innanzitutto a Jakub Wojciechowski, due stagioni in maglia gialloblù e un terzo sfiorato lo scorso anno, quando Torino aveva già l’accordo con il pivot salvo poi virare su Davide Bruttini. Kuba ha scritto pagine indelebili della storia cestista torinese, specialmente nel primo anno sotto la Mole: in Divisione Nazionale A, con coach Pillastrini alla guida, il centro polacco è stato uno degli artefici della promozione in serie A2, diventando uno dei beniamini della curva che non ha mai nascosto la riconoscenza nei suoi confronti. Oltre a Wojciechowski saranno due i canturini che incroceranno nuovamente la strada con la Torino dei canestri, desiderosi di prendersi una rivincita: Fabio Corbani, allenatore al primo anno in Lombardia dopo aver guidato la Pallacanestro Biella, e Marco Laganà, anche lui portabandiera dei lanieri prima di approdare a Cantù. Altro ex della partita il torinese Stefano Mancinelli, sei mesi in maglia biancoblù, purtroppo per la Manital ancora alle prese con i postumi della polmonite che l’ha colpito prima della sfida con Caserta. ASSENTI E PRESENTI - Mancherà ancora all’appello Stefano Mancinelli, che riprenderà ad allenarsi da lunedì: presumibilmente il Mancio dovrà recuperare la forma fisica con un lavoro ad hoc di cui si occuperà Luigi Talamanca, il che ci fa ben sperare. La speranza è di vederlo in campo la prossima settimana contro Cremona, anche se non sarà facile.
UN BIVIO - La sfida tra Torino e Cantù arriva nel momento peggiore possibile per entrambe le squadre: se la Manital ha solo due punti in classifica, anche se va sottolineato il difficile calendario iniziale pur con tutta l’arrendevolezza del caso nelle sfide con Reggio Emilia e Venezia, Cantù è ancora al palo. Domenica scorsa ha letteralmente gettato nella differenziata la partita con Reggio Emilia, dopo aver condotto per lunghi tratti anche sul +20: in particolare evidenza Heslip Brad, il ragioniere della porta accanto, il bravo ragazzo con la riga di lato che si trasforma in diavolo della Tasmania appena sente il rumore del pallone sul parquet. I suoi 16 punti a partita in 32 minuti di media e i 30 punti realizzati contro la Grissin Bon lo qualificano di diritto come “nemico pubblico numero 1” per la difesa torinese. In caso di sconfitta non ci sarebbero probabilmente stravolgimenti o colpi di testa da parte delle dirigenze: di sicuro il problema più grande per Torino, in questo momento, è rappresentato da Robinson, in evidente difficoltà e a totale disagio nel ruolo di guida tecnica della squadra. Se il Dawan di sabato sera sarà diverso da quello visto con la Reyer, davvero inguardabile e avulso da gioco, allora Battisti sarebbe smentito e la canzone in casa Manital sarebbe un più deciso “Ancora tu!”
Domenico Marchese
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