Pagelle

Venezia-Torino: Le pagelle

20.03.2017 14:16

Partita ingiudicabile, fondamentalmente. E pagelle da prendere con le molle per forza di cose. Però ci si prova.

WILSON 7 Da lui non si può più prescindere, inutile girarci intorno. E si becca mezzo voto in più (almeno) per avere voluto personalmente tornare in campo dopo due scavigliate. Adesso non resta davvero che incrociare le dita e sperare che torni il prima possibile. Secondo Poeta lui è una sorta di superuomo: vedremo.

HARVEY 6,5 Ha la testa dura, questo bisogno riconoscerglielo: non molla mai e non si smonta nemmeno dopo avere sbattuto contro un muro. All’inizio, quando c’è partita, sbaglia però troppi tiri aperti: insiste e alla fine le cifre sono con lui (1 di plus minus, 14 di valutazione).

WRIGHT 6 Soli 17’ in campo e il polpaccio che fa crack o qualcosa di simile. Fino a quel momento aveva alternato cose buone ad altre meno, ma resta il fatto che sarebbe stato fondamentale strada facendo.

PARENTE sv

ALIBEGOVIC 4 Spiace, ma è entrato in un tunnel dal quale deve trovare il modo di uscire il prima possibile. Ha una serie aperta di 14 triple sbagliate, pasticcia e pare sfiduciato: sarà la primavera, sarà quel che sarà ma il figlio di papà Teo è in down clamoroso. E Torino non può permetterselo, men che mai adesso.

POETA 6,5 Anima del gruppo, lo trascina fin dove possibile. Subisce sei falli, si prede tiri anche non suoi pur di lanciare messaggi positivi a chi gli sta intorno.

CUCCAROLO 7 Otto punti e sette rimbalzi, 13 di valutazione e 3 di plus minus: non è il nuovo Jabbar, è ‘semplicemente’ un lungo che a Torino serve come il pane. E gioca sempre con mezza gamba in meno: bravo.

WASHINGTON 6 Gioca la classica partita in cui ti fa disperare: troppo impulsivo e fuori controllo spesso, ammirabile però quando gioca uno contro tutti per tenere su la baracca.

OKEKE 6. Finalmente i primi due punti in serie A: altri ne seguiranno, ovviamente. Un po’ spaesato nella difesa a zona: gli va dato il tempo di crescere e di capire.

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