Bella Torino, ma non basta: Brindisi si impone in volata
Non basta una prestazione matura e determinata alla Fiat Torino per espugnare il campo dell’Enel Brindisi: i salentini si impongono per 87-79, sfruttando appieno il fattore campo ma non riuscendo mai a controllare il match. Partita splendidamente giocata dai gialloblù, trascinati da un Wilson incontenibile, autore di 16 punti nei primi due periodi con 4/5 da 3 punti e nessun errore da 2 punti. L’ala statunitense è finalmente uscito dal guscio mostrando tutte le sue qualità in attacco e in difesa: se si esclude qualche passaggio a vuoto, come la rimessa sul finire del secondo periodo che ha permesso a Brindisi di riavvicinarsi, Wilson ha dimostrato continuità, aggiungendo ai 21 punti finali anche 7 rimbalzi e 23 di valutazione. Difficile in ogni caso trovare aspetti negativi, risultato a parte, nella prestazione della Fiat: solito apporto di Dj White, buon apporto della difesa torinese, che ha limitato per lunghi tratti di partita l’attacco della squadra di Sacchetti. Dopo lo start è Torino ad uscire dai blocchi con maggior convinzione, spinta dall’avvio scoppiettante di Wilson, Wright e Washington per il 10-21 del 6’. Torino è padrona del campo, la percentuale dall’arco dei tre punti è strepitosa e azione dopo azione la supremazia si trasforma in dittatura tecnica. Al primo riposo il 19-35 in favore della Fiat riassumeva alla perfezione l’andamento del primo parziale, chiuso con una tripla di un ficcante Alibegovic. Nel secondo quarto la squadra di Sacchetti ha cambiato approccio, riuscendo a riavvicinarsi fino al 46-53 del 20’: un riavvicinamento frutto più dei meriti di Brindisi che di particolari colpe dei gialloblù, ancora concentrati e attenti in difesa. La squadra di Vitucci ha sofferto, come prevedibile, l’intraprendenza di M’baye e le iniziative di Scott, riuscendo però a contenere sia Goss, che ha chiuso a metà gara con 2 punti e diversi errori, che Carter. Come prevedibile dopo un lungo inseguimento Brindisi ha ricucito lo strappo, complice una fisiologica flessione gialloblù, riuscendo anche a mettere il naso davanti: Goss, dopo aver sonnecchiato per tutta la partita, segna la tripla del vantaggio, ma la risposta di Torino non tarda ad arrivare. La difesa si compatta, l’intensità sale, Washington corregge con violenza un errore al tiro schiacciando a due mani il nuovo vantaggio della Fiat, White si prende la squadra sulle spalle segnando dalla media il canestro del 58-61 che vuole dire timeout obbligato per Sacchetti. Dopo il minuto di sospensione la difesa gialloblù continua a tagliare i rifornimenti nell’area e a limitare la pericolosità dal perimetro di Brindisi, ma un trittico di pessime notizie si abbatte sulla squadra di Vitucci. Washington commette il quarto fallo in attacco, Carter piazza la tripla del pareggio, M’baye gela Torino con il canestro del 64-61. Il gioco da 4 punti di Wilson, non convertito, e una tripla di Joseph mantengono lo status quo, White schiaccia su assist di Wright per l’ultimo canestro del periodo che vale il 67-66 del 30’. É una Torino diversa da quella vista a Capo d’Orlando, nonostante i problemi di falli di Washington e Mazzola, segnare per Brindisi è sempre un’avventura: Mazzola segue M’baye fino a metà campo, la difesa ringhia forte, Poeta entra in campo e crea immediatamente per i compagni propiziando il 4-0 chiuso da White per il nuovo vantaggio torinese sul 69-70. Un tiro libero di Poeta porta a +2 la Fiat, la difesa sale ulteriormente di intensità: gli episodi fanno la differenza e dopo una gran difesa gialloblù, la “mazzata” arriva sotto forma di tripla di tabellone realizzata da Cardillo per il nuovo vantaggio interno sul 72-71 al 35’. Mazzola lotta in difesa e conquista fallo convertendo i due tiri liberi per il sorpasso Torino, Wright segna un tiro libero portando a +2 i suoi. In quel momento sale in cattedra M’Baye che realizza il pareggio preparandosi la strada per il finale di partita. Il doppio play di Torino concede centimetri agli avversari ma non rimbalzi, Scott dalla lunetta riporta in vantaggio Brindisi e negli ultimi 2’ si decide la partita. Torino ha per tre volte la possibilità di segnare dall’arco un canestro “spezza ginocchia”, recuperando per tre volte il rimbalzo offensivo e riuscendo a trovare l’uomo libero sul perimetro: i tre errori dall’arco consentono ai torinesi di tornare in difesa con un solo tiro libero segnato da Washington dopo aver subito fallo a rimbalzo. Dall’altra parte, con Brindisi in vantaggio di 1 solo punto, M’baye piazza la tripla del 79-75 con 1’ da giocare che spezza, questa sì, le gambe ai gialloblù. La difesa di Sacchetti fa il resto, Torino non riesce più a trovare la via del canestro e la partita le scivola via dalle mani. Dopo averla tenuta in mano per lunghi tratti, la Fiat perde in trasferta confermando lo zero nelle caselle delle partite vinte lontano dal Ruffini. Nonostante gli sia sfuggita di mano nel finale, Torino ha dimostrato di avere la forza per potersi imporre anche lontano dal Ruffin: con un Wilson ritrovato, resta solo da recuperare Harvey per poter iniziare a imporre il proprio volere anche lontano da casa. La strada è quella giusta.
ENEL BRINDISI-FIAT TORINO 87-79 (19-35, 46-53, 67-66) BRINDISI: Cardillo 7, English 7, M’baye 24, Scott 19, Joseph 5, Agbelese 10, Carter Robert 6, Pacifico ne, Donzelli ne, Goss 9, Sgobba ne, Spanghero. All.: Sacchetti. TORINO: Wilson 21, Washington 13, Wright 12, White 16, Harvey 3, Poeta 5, Alibegovic 7, Okeke, Fall ne, Mazzola 2, Parente ne. All.: Vitucci. Ass.: Comazzi, Siragusa. Prep. Fisico: Talamanca.Domenico Marchese
Foto: Ciamillo-Castoria, gentilmente fornita dall'Ufficio Stampa Fiat Torino
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