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Ufficiale, Ergin Ataman è uno dei nuovi proprietari di Basket Torino

Conferenza stampa pre-stagione sulle sorti del Basket gialloblu: il patron Sardara ha annunciato la cessione del club al tecnico turco, che coinvolgerà altri partner importanti

13.07.2020 13:16

Il sogno serie A sembrava essere sfumato dopo la scelta di Gandini, presidente di LegaBasket, di evitare un campionato a squadre dispari in seguito alla retrocessione ufficiale di Pistoia. L’annuncio di Cremona sulla rinuncia alla massima serie ha riacceso però le speranze della Reale Mutua, che ha confermato l’arrivo di alcuni volti nuovi a livello di proprietà del club e la possibilità di dare il via ad un nuovo progetto dai colori turchi.

“Lo scorso anno siamo arrivati a Torino con l’idea di lanciare basket in una città che se n’è ritrovata priva. Un progetto condiviso con le istituzioni, il territorio e con l’intenzione di ottenere in tempi medi il ritorno nella massima serie. È andata molto bene sotto tutti i punti di vista, anche e soprattutto quello sportivo. Torino a metà maggio è stata avvisata di essere la prima a livello di ranking per la promozione. Ci siamo attivati sin da subito per fare ciò che era necessario, cercando di preservare quello che era il percorso iniziale non solo a livello di tifosi e di sponsor ma anche di proprietà. Era importante trovare una soluzione.”, questa l’introduzione del presidente Stefano Sardara, che ha poi dato l’annuncio ufficiale del nuovo socio entrato a far parte della realtà gialloblu: Ergin Ataman. 

Il noto allenatore di basket, attualmente alla guida dell’Efes Pilsen ha introdotto l’idea che sta alla base del progetto: “Ringrazio Stefano per l’opportunità. Lo conosco da tanti anni. Da tempo parlavamo di creare un business nello sport insieme. Quando due mesi fa mi ha accennato la storia di Torino e mi ha chiesto se fossi interessato ad entrare a far parte del progetto in A2 o magari anche in Serie A, mi ha fatto molto piacere ed ho accettato. Avremo due soci molto importanti a livello di sport management. Il primo è l’agenzia Possible, tra le più importanti a livello di Sport Management in Turchia. Rappresenta diversi giocatori turchi che militano in NBA, ma non solo. L’altro socio verrà annunciato in un secondo momento. Sono venuto a vedere qualche partita del club gialloblu. Mi è piaciuto l’ambiente, conosco bene il basket italiano. Mi fa piacere poter aiutare questa società a livello di business.”.

Per quanto riguarda la suddivisione dei ruoli, la società prevede una spartizione delle quote tra i due soggetti in caso di permanenza in A2 della Reale Mutua Torino, con un 50% che resterebbe a Sardara e l’altra metà che verrebbe affidata ad Ataman. Alla promozione nella massima serie, conseguirebbe invece l’intero organico nelle mani del tecnico e dei soci turchi: “La fase operativa a livello di business sarà affidata al proprietario di Possible, Okan Can Yantır. Io sarò più coinvolto nell’aspetto tecnico e di costruzione della squadra. Se giocheremo in A2, condividerò le idee con Stefano. In caso di A1, saremo al 100% coinvolti nell’operazione. Io adesso sto allenando una delle squadre più grandi a livello internazionale in Eurolega. Continuerò il mio lavoro di coach ma porterò la mia esperienza nel basket e a livello di business a Torino. Il progetto è di 3 anni e l’obbiettivo è di far tornare Torino a disputare le coppe europee. Cercheremo di coinvolgere la città per poter arrivare ai massimi livelli. Io quando accetto un lavoro cerco sempre di ottenere il meglio. Vedremo in questi 3 anni dove arriveremo.”, ha spiegato il tecnico turco.

Gli impedimenti maggiori per una realizzazione anticipata dell’idea che darà un volto nuovo al Basket Torino sono stati principalmente di natura pratica e da qui la decisione di attendere a fare l’annuncio. “Il problema più grosso sono i voli dalla Turchia bloccati e quindi l’impossibilità di incontrarci, per chiudere l’affare anche a livello burocratico” ha affermato il presidente Sardara, che dà come termine massimo per conoscere le sorti del club gialloblu il 30 luglio.”. Ataman ha aggiunto poi: “Io sono allenatore di una delle società più grandi della Turchia e dovevo avere il permesso del mio presidente. Sono un professionista e dovevo prima parlarne con lui.”. Quando le frontiere apriranno alla Turchia, potrà avvenire un incontro ufficiale, che permetterà di siglare il patto concretamente.

 

Intanto la linea scelta dal nuovo socio è la stessa della stagione appena conclusa, sia a livello di organico che per quanto riguarda lo staff societario: “Confermiamo lo staff tecnico e la dirigenza, perché hanno fatto un grande lavoro. Hanno portato Torino da un fallimento a capolista della Serie A2. Hanno lavorato bene anche a livello finanziario e di business. La società è solida, aperta e senza rischi. Continueremo ripartendo dallo stesso punto. I miei soci controlleranno la società e se ci sarà bisogno di fare cambiamenti verranno fatti. All’inizio però daremo fiducia allo staff attuale. La squadra non verrà smontata. Parleremo con l’allenatore ed il team manager e vedremo che tipo di squadra potremo fare per rimanere solidi nella prima stagione. Se restiamo in A2, so che è già stato costruito un buon team perciò aggiungeremo solo qualche elemento. L’allenatore sarà il responsabile nella scelta dei giocatori e nei risultati. Noi daremo solo un’idea e stabiliremo il budget.”, questa la linea di pensiero confermata da Ataman.

 

Che sia A1 o A2, il futuro della Reale Mutua Torino sembrerebbe avere davanti a sé un percorso delineato, che porterà un po’ di Turchia al suo interno.

 

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