A un passo dalla storia: Fiat in finale, Cremona ko
I gialloblù sfoderano una prestazione di cuore e di sostanza superando la Vanoli: domani alle 18 la finale con Brescia
A un passo dalla storia. La Fiat Torino supera in semifinale la Vanoli Cremona per 87-92 conquistando il diritto a giocare la finale di domani pomeriggio contro la Germani Brescia, impostasi per 82-87 sulla Red October Cantù. Una vittoria, quella della squadra di Galbiati, arrivata dopo 45' emozionanti, in cui entrambe le squadre hanno provato in tutti i modi a strappare la vittoria dalle mani degli avversari. L'ha spuntata la Fiat dopo un tempo supplementare, vittoria figlia della grande prestazione corale dei gialloblù, che hanno battuto un'avversaria brava a lottare per tutta la durata del match, ma apparsa deficitaria in fatto di cuore e coesione nei confronti dei torinesi. I giocatori chiave sono stati Johnson-Odom e Garrett: lo statunitense di Cremona ha steccato ancora una volta al cospetto di Torino, brava ancora una volta ad azzerare uno dei giocatori più pericolosi del campionato in fase offensiva, entrandogli letteralmente nelle mutande in difesa, passateci il termine, e mandandolo fuori giri fin dai primi due quarti, completando l'opera nella terza e quarta frazione. Brava Torino, rialzatasi insieme a Vander Blue dopo la pessima gestione del possesso decisivo dei tempi regolamentari chiusi sull'80-80 dopo aver sbagliato l'azione che avrebbe chiuso il match nei tempi regolamentari: pazienza, è mancata la ciliegina ma la torta è stata sostanziosa, equilibrata, perfetta in ogni aspetto. Perchè bisogna fare davvero i complimenti allo staff tecnico guidato da un Paolo Galbiati eroico, ma che ha avuto la fortuna di poter contare su un associate coach come Stefano Comazzi e un assistente come Michele Siragusa. Di suo Galbiati ha messo il cuore, la gestione emotiva del match, che l'ha portato ad accettare, giustamente, un faccia a faccia con Garrett vicino all'insubordinazione, ma rimasto all'interno dei rapporti che dovrebbero esserci tra due professionisti nel pieno del flusso adrenalinico di una partita. Bellissima la scena, che riassume alla perfezione l'andamento emotivo del match, Una partita storica, che regala la prima finale di Coppa Italia della storia della pallacanestro torinese, almeno per la serie A: un risultato ottenuto grazie all'apporto di tutti, dalla panchina al campo. Di Vujacic e Garrett, tornati nuovamente i padroni della fase offensiva insieme a Vander Blue, o di Washington e Mbakwe, fisico e approccio giusto contro i centimetri e il talento avversari. In realtà Cremona ha trovato risposte solo da Fontecchio, ma non per colpa loro bensì per merito della Fiat: che ha vinto meritatamente e domani proverà a scrivere un altro capitolo della storia cestistica di questa città. Ancora fuori Patterson, sostituito da Vander Blue: lo statunitense ha disputato una partita decisamente superiore a quella di ieri, illuminando con i consueti flash il campo di gioco. La sensazione, in ogni caso, è che con Patterson non sarebbe cambiato nulla: Torino ha vinto di squadra, di collettivo, contro un'avversaria solida e in fiducia. Godiamocela fino in fondo, sperando che nnon arrivi qualche fattore esterno, ancora una volta, a stropicciare l'ennesimo miracolo della Torino cestistica.
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