Delusione Fiat, la Segafredo Bologna travolge i gialloblu
Pessima prova di Torino, apparsa deconcentrata e svogliata
"Non sono giocatori professionisti, è tutta gente presa dalla strada". La famosa battuta tratta dal film "Tre uomini e una gamba", riadattata naturalmente al gioco del basket, è calzata a pennello in alcuni tratti di partita per questa Fiat Torino. Inutile girarci troppo intorno, per alcuni frangenti della partita persa, la terza in fila, contro la Virtus Bologna per 64-80, la realtà ha superato la fantasia: palle perse banali, ridicole, rimbalzi in attacco e in difesa concessi ai bianconeri, errori a profusione. Uno spettacolo indecoroso, senza mordente, senza concentrazione: dopo la palla a due la Segafredo di Djordjevic, subentrato a Sacripanti, ha affondato il colpo come una lama calda nel burro, schiaffeggiando con prepotenza i gialloblu fino a volare sull'11-33 e riuscendo ad amministrare il vantaggio anche nei (pochi) momenti di orgoglio dei torinesi. Difficile trovare qualcuno da salvare oltre al solito Jaiteh, ancora una volta gladiatorio sotto i tabelloni pur con tutti i suoi spigoli ancora da smussare, e per alcune giocate Hobson e Cotton. Ancora una volta la difesa di Torino è stata più irritante di un perizoma di lana: chiunque ami la pallacanestro non può assistere per più di quattro azioni senza sbraitare, inveire contro gli errori banali compiuti dai vari McAdoo (due anelli vinti in NBA, mistero della fede) o Wilson.
L'INIZIO E' STATO LA FINE - Minuto numero sette del primo quarto, Jamil Wilson palla in mano fronte a canestro marcato da M'Baye, che sfrutta la colossale dormita dell'ala americana per soffiargli letteralmente il pallone di mano. Senza fatica, senza opposizione, un adulto che ruba le caramelle a un bambino. Pochi giri di lancetta dopo, un errore al tiro di Bologna favorisce il comodo rimbalzo difensivo di Hobson, solo, senza alcun virtussino a contestarglielo: controllo difficoltoso, perdita di equilibrio e palla Bologna. Due episodi che testimoniano l'inizio drammatico dei gialloblu dal punto di vista mentale, percossi da Aradori e compagni fin dalla palla a due: sia chiaro, il roster e l'inizio della Virtus sono stati di alto livello, ma dopo il break iniziale la squadra di Djordjevic ha mostrato tutta la sua poca continuità, regalando picchi elevatissimi ma anche errori in serie. Tanto che Torino, questa Torino, è riuscita anche a ritornare a -5, scaldando almeno in parte il muto e incredulo pubblico del PalaVela: un fuoco di paglia, dal 35-40 del 25', Pajola, Taylor e Punter hanno riaperto il break, prima che nel quarto periodo Aradori mettesse a segno le tre triple che hanno chiuso la partita.
FIAT TORINO-SEGAFREDO BOLOGNA 64-80
(11-27, 26-38, 45-54)
TORINO: Jaiteh 16 (12 rimbalzi), Moore 11, Hobson 9 (6 assist), Poeta 4, Cotton 10, Marrone ne, Portannese 3, McAdoo 6, Guaiana ne, Anumba ne, Wilson 5, Cusin. All: Galbiati, Comazzi.
BOLOGNA: Taylor 16, Aradori 17, Kravic 9, Cournooh 3, Martin 12, Punter 8, Moreira 6, Berti ne, Baldi Rossi, Cappelletti ne, Pajola 3, M'Baye 6. All: Djordjevic.
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