Fiat Torino, that's Wright!
L’ignoranza di Alibegovic, la solidità di Wright e White, la difesa asfissiante dell’ultimo periodo. Una Fiat Torino di carattere vince in volata la sfida con la Consultinvest Pesaro conquistando così i primi due punti della stagione: pur non disputando una partita brillante, la squadra di coach Vitucci è riuscita a sbrogliare una matassa che con il passare del tempo si è fatta sempre più ingarbugliata, affidandosi all’asse play-pivot formata da Wright e White e attingendo dal serbatoio dell’incoscienza con la tripla decisiva di Alibegovic, che ha tagliato le gambe a Pesaro sul 76-73 del 39’. La Consultinvest ha dimostrato sul parquet del PalaRuffini di essere una squadra solida, in cui all’equilibrio in attacco il tecnico Bucchi ha aggiunto anche concretezza in difesa: il risultato è stato una partita in cui i biancorossi hanno sfruttato questa loro caratteristica per dominare la sfida a rimbalzo offensivo, chiusa sul 13-3 grazie al lavoro sul lato debole. Con Jones e Fields in gran serata la squadra di Bucchi ha raggiunto il +8 alla fine del terzo periodo sul 53-61, il modo peggiore di iniziare l’ultimo e decisivo quarto per Torino. Per tre quarti la Fiat ha dato l’impressione di poter tranquillamente rimanere a contatto, pur con Wilson e Harvey impalpabili: i due esordienti nel campionato italiano hanno fornito una prestazione troppo brutta per essere vera, risultando impalpabili per tutti i 40’ se si esclude una tripla, l’unica, di Harvey per il 66-64 del 35’. L’esterno statunitense ha sparacchiato a salve, incontrando spesso il supporto del pubblico torinese e del suo allenatore, salvo poi passare gran parte della seconda metà di partita in panchina: l’1/6 dai 6.75 parla da solo, il “plus/minus” di -5 è il secondo peggior valore dopo il compagno di squadra Wilson. Se Harvey ha provato a entrare in partita, Wilson ha sfoderato due grandi difese in avvio salvo poi eclissarsi al cospetto di Jones, giocatore fatto e finito a differenza del torinese: i mezzi ci sono, sia tecnici che atletici, la fiducia riposta nel ragazzo si spera possa aiutarlo ad uscire dal guscio nel più breve tempo possibile. Nel momento del bisogno coach Vitucci ha trovato in White prima e in Wright dopo i suoi pretoriani: nella terza frazione DJ ha “suonato” la sua sinfonia, tappando i buchi in attacco con soluzioni dall’arco e da sotto e facendo passare in secondo piano il gran nervosismo torinese nel finale del quarto. Complici alcuni fischi arbitrali quantomeno cervellotici, Mazzola si è visto fischiare il tecnico, seguito da un antisportivo “creativo” sanzionato a White con i pesaresi bravi nel concretizzare dalla lunetta il 53-61 del 30’. Negli ultimi 10’ la vera riscossa di Torino: con Harvey e Wilson centellinati, Vitucci ha messo la squadra nelle mani di Wright, ricevendo dal suo playmaker, ex di turno, la dose di leadership necessaria per portare a casa la vittoria. Cinque punti in fila del playmaker gialloblù hanno trasformato il PalaRuffini in una bolgia, White e Poeta hanno impattato sul 63-63 del 34’, Harvey ha illuminato la sua serata oscura con la tripla del 66-64. Il pareggio di Fields (che bel giocatore!) è durato il tempo di un battito di ciglia, distrutto da quattro punti consecutivi di Poeta, bravo a spaccare in due il match entrando dalla panchina per il 70-66 del 37’. Siccome i grandi giocatori si vedono nel momento del bisogno, Wright ha segnato la sua unica tripla della giornata nel momento più caldo del match, facendo volare Torino a +5 sul 73-68. Partita finita? Neanche per idea, dato che un tecnico a Vitucci rompe le proverbiali uova nel paniere ai gialloblù, propiziando il pareggio con i liberi di Ceron e il canestro di Jones. In piena transizione offensiva la palla, nell’azione successiva, è finita nelle mani di Alibegovic a circa 7 metri dal canestro: il figlio di Teoman, ormai svincolatosi sul campo dalla pesante parentela, ha fatto uscire dalle sue mani una tripla ricca di incoscienza e di ignoranza, senza pensarci troppo ma infondendo nella traiettoria le speranze torinesi. Il canestro da 3 del giovane esterno torinese ha dato la spinta decisiva ai torinesi, portatisi in vantaggio di tre punti ma prontamente ripresi da un canestro di Fields per il nuovo -1: a risolvere il match ci ha pensato Wright con due tiri liberi e con una penetrazione degna di Rucker Park, che ha esaltato il PalaRuffini e affossato Pesaro. La tripla di Thornton ha reso solo più animato il finale: Washington ha messo la parola fine alla partita facendo iniziare nel migliore dei modi la nuova “era” Fiat del basket torinese. FIAT TORINO-CONSULTINVEST PESARO 83-79 (21-19, 41-40, 53-61) TORINO: Wilson, Harvey 3, Wright 20, White 24, Parente ne, Alibegovic 15, Poeta 7, Washington 11, Okeke ne, Fall, Mazzola 3, Vitale ne. All. Vitucci. Ass. Comazzi, Siragusa. Prep. Fisico Talamanca. PESARO: Fields 18, Gazzotti 3, Cassese ne, Thornton 10, Jasaitis 8, Ceron 8, Bocconcelli ne, Jones 22, Serpillo ne, Nnoko 7, Zavackas 3, Harrow. All. Bucchi ARBITRI: Lo Guzzo, Weidmann, Borgioni.
Domenico Marchese
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