Serie A

Vitucci amaro in sala stampa

20.11.2016 23:54

  Decisamente laconico e abbattuto coach Vitucci in sala stampa, poca la voglia di parlare dopo una sconfitta bruciante nei modi in cui si è sviluppata la partita. Una battaglia di 45' ricca di tensione, testosterone e adrenalina, nella quale sono mancate un po' di fortuna e lucidità difensiva. Il coach veneziano punta sulla maggior scaltrezza e lucidità degli avversari per spiegare la sconfitta della sua squadra. Poca attenzione, specialmente difensiva nel secondo quarto, gestito in maniera non ottimale secondo Vitucci. L'Auxilium avrebbe dovuto essere più reattiva attenta e soprattutto cinica per piegare una Venezia che non poteva contare su Tonut fermato da problemi alla schiena, ma che ha usato con intelligenza il roster a disposizione. Punta il dito, Vitucci, in sala stampa, anche su quei cali di tensione, quegli alti e bassi che troppo spesso hanno permesso alla formazione di De Raffaele di rientrare in partita, mentre i gialloblu si trovavano a fare e disfare la gara, togliendo ritmo ai torinesi e dandone ai veneziani. Null'altro da dire se non che la troppa frenesia ha tolto lucidità nei momenti decisivi della partita, procurando un eccesso di palle perse che hanno fatto la fortuna di Bramos e compagni. Il volto era sufficientemente scuro da sconsigliare ulteriori domande alla platea. Lo sguardo punta già per forza di cose alla trasferta di Cantù, in attesa (dopo la sconfitta in volata con Caserta) di chiudere l'ottava giornata col posticipo in casa dell'Enel Brindisi. Una sfida che dovrà spiegare da che parte volgerà la parte finale del girone d'andata dei torinesi, che dopo il viaggio in Lombardia avranno una seconda trasferta a Pistoia, tornando al PalaRuffini solo per la sfida con Caserta l'11 dicembre. Un trittico che spiegherà se le amnesie, le frenesie e le ingenuità saranno ancora il peccato originario di questa squadra.

Alessandro Gibellino

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