Serie A

Spettacolo al Ruffini, Torino schianta Cantù e continua a sognare

26.03.2017 20:44

Più forte degli infortuni e degli avversari. Continua il sogno della Fiat Torino a caccia dei playoff, grazie alla vittoria 87-76 contro la Mia Red October Cantù. Vittoria fondamentale per una serie infinita di motivi: innanzitutto per le condizioni fisiche in cui i gialloblù si sono presentati alla sfida, con Wright, Washington e Mazzola in borghese e la coppia Wilson-White rimessa in piedi con il ‘tape’. Quindi per il sapore della storica sfida con Cantù, in serie positiva da tre partite, con un allenatore d’esperienza e qualità come Recalcati. In ultimo perchè questi due punti servono ad alimentare i sogni, a guardare con positività al futuro e alle prossime sfide necessarie per agguantare i playoff.

FATTORE SORPRESA

Strepitoso l’impatto di Hollins, reso ancora più teatrale dall’altro esordio, quello in quintetto di Okeke: sulle ali dell’entusiasmo Torino ha agguantato la partita veleggiando dal 4-7 del 3’ al 17-9 del 7’ senza mai più voltarsi. Una progressione fatta di garra, rimbalzi difensivi e offensivi, stoppate, canestro di classe e di atletismo, triple e penetrazioni. Soprattutto di emozioni, come quelle scatenate dal canestro in reverse di Okeke o dall’intesa Hollins Poeta: il capitano ha distribuito con la solita generosità gli 11 assist, sostituendosi alla perfezione al titolare Wright e portando per mano i gialloblù fino a conquistare i due punti.

NON UN GRUPPO, MA UNA SQUADRA

No, quello della Fiat non è un gruppo di amici. O magari sì, ma non è questo il motivo per cui vince. La Fiat è ben allenata, con un Vitucci ancora più a proprio agio rispetto all’inizio dell’anno, ha carattere, costruisce molto delle fortune offensive in difesa. E, aspetto assolutamente da non mettere in secondo piano, è formata da ottimi giocatori. Che si intendono in campo, parlano la stessa lingua cestistica e quando hanno possibilità di esprimersi sulle proprie corde, incantano.

PRIMO QUARTO “BUM BUM”

La Fiat gioca un primo quarto da favola: fin dalla palla a due Vitucci stupisce tutti inserendo David Okeke, che ripaga la fiducia con una prova di carattere, senza una sbavatura ma con la giusta faccia tosta che gli permette anche di incitare il pubblico del PalaRuffini. Hollins si presenta con il primo canestro e con un paio di giocate da vero dominatore d’area, spesso innescato da un Poeta eroico, Parente in missione per ridare fiato al capitano trova la tripla pesante, di valore inestimabile: in un amen Torino vola sul 17-9 proprio grazie a un canestro in reverse di Okeke, chiudendo con il ritorno di White sul 25-11.

LE DICHIARAZIONI DI VITUCCI NEL POST PARTITA


IL VOLO

Lo stacco del primo tempo serve per spiccare il volo: con il rientro di White, in coppia con Hollins, e Poeta in regia ad inventare, l’Auxilium veleggia sul 41-25 grazie a due triple di Alibegovic e un gioco da 3 punti di Okeke. Trascinata ancora da Alibegovic e Hollins la Fiat vola a +20 (48-28), con il solo Pilepic sul versante canturino impegnato nel tentativo di arginare la fuga gialloblù, permettendo ai suoi di riavvicinarsi sul 48-32 del 20’.

LA FUGA

Parte con un 5-2 il terzo periodo, con Wilson e Harvey protagonisti del 53-34, la Fiat controlla e Cantù prova ad aumentare i giri del motore in difesa. Ma ad ogni stimolo della squadra di Recalcati, Torino risponde con maturità affidandosi alle invenzioni di Poeta e alla solidità di White e Wilson, soffrendo esclusivamente la precisione dall’arco di Pilepic, che segna la tripla del 62-45 al 28’, chiudendo con una tripla di Harvey sul 67-51.

IL COLPO FINALE

La quarta frazione inizia con due triple di Pilepic che riportano la Mia Red October a -10, costringendo al timeout coach Vitucci; nel primo possesso offensivo la palla finisce nelle mani di White che interrompe il momento negativo, distribuendo anche una stoppata nell’azione successiva. Cantù conferma di essere pericolosa esclusivamente quando Pilepic alza la mano dall’arco, non riuscendo a trovare alternative al suo numero 10: Vitucci alza il quintetto inserendo Hollins, rimasto seduto a lungo, in coppia con White, mossa che libera spazio dall’arco, sfruttato al volo da Alibegovic. Nel momento chiave del match, con Cantù alla disperata ricerca del riaggancio e Torino intenta ad amministrare, sono proprio Alibegovic e Poeta dall’arco a ricacciare indietro la truppa di Recalcati sul 74-59 con 6’ da giocare, costringendo al timeout il coach canturino. Ancora Pilepic, instancabile ed encomiabile, segna con un piede sulla linea da 3, un mezzo sorriso spento l’azione dopo dal quarto fallo di Johnson e dai due tiri liberi di White. Gli ultimi minuti di partita sono un semplice pro-forma per la Fiat, che dopo aver salutato con una standing ovation Hollins e Okeke, autori di due splendide prestazioni, si gode il sogno playoff ancora vivo. Nonostante le condizioni precarie e la striscia positiva degli avversari, i gialloblù hanno dimostrato di essere, prima che un gran gruppo, una squadra vera, con alcuni splendidi interpreti e tanti uomini. La strada per i playoff passa anche dalla consapevolezza.

IL MIGLIORE

No, non è possibile capire chi sia stato il migliore. La sensazione è quella di avere ogni volta la risposta giusta, salvo poi rimangiarsi il tutto rivedendo il film della partita. Poeta con i suoi 16 punti e 11 assist e la sua leadership? Hollins con l’impatto devastante di inizio partita e la sua intimidazione difensiva? Oppure Harvey con i suoi 18 punti, o White con i canestri decisivi nel momento della rimonta canturina? Pensavo Alibegovic, strepitoso a mio giudizio per la facilità di far canestro e la tenuta in difesa. E perchè non Okeke, per il suo grande cuore e il suo futuro? Impossibile trovare il migliore. Forse proprio per questo Torino ha vinto. FIAT TORINO-MIA RED OCTOBER CANTÚ 87-76 (25-11, 48-32, 67-51) TORINO: Wilson 7, Harvey 18, White 13, Parente 3, Alibegovic 13, Poeta 16, Cuccarolo ne, Hollins 12, Okeke 5, Vitale ne, Crespi ne. All. Vitucci. Ass. Comazzi, Siragusa. Prep. Talamanca. CANTÚ: Acker 10, Ballabio ne, Cournooh 3, Baparapè ne, Parrillo 6, Pilepic 14, Calathes 3, Darden 14, Dowdell 9, Quaglia 5, Johnson 8. All. Recalcati. ARBITRI: Tolga Sahin, Fabrizio Paglialunga, Denny Borgioni.
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