AMARCORD - Della Valle e Magee stendono Varese
C’era Kevin Magee, in quella Robe di Kappa allenata da Federico Danna che l’8 dicembre 1991 batté al Ruffini la Ranger Varese. Stagione vissuta tra altri e bassi, chiusa al nono posto con una rosa che aveva sì talento ma pure tanta gioventù. Magee (purtroppo scomparso qualche anno fa) faceva coppia con Hurt, ‘lungo’ sgraziato e senza pedigree ma spesso clamorosamente efficace. Dall’altro lato, Reggie Theus: era il periodo in cui americani ex Nba (ma quella vera) sbarcavano nel campionato italiano a mostrare mirabilie: non successe quel giorno, semmai nel match di ritorno… E, comunque, al Ruffini vinse Torino: 21 rimbalzi per Magee (e aveva male a una gamba), Della Valle sugli scudi e gli altri a ruota… Di seguito, il racconto di Giorgio Viberti per La Stampa.
Più che Magee, ancora condizionato dal malanno ad una gamba, la Robe di Kappa ha finalmente ritrovato il suo leader Della Valle, decisivo ieri nella vittoria casalinga contro la Ranger Varese (94-86). Il risultato finale ha premiato la formazione sicuramente più convinta ma anche la meno scriteriata, sospinta nel momento decisivo dalla saggezza del suo capitano che ha saputo trovare da solo la chiave del match. Vedendo Milani e Zamberlan spadellare da lontano e Magee faticare contro i lunghi varesini Calavita o Savio, il play della Kappa nella ripresa ha deciso di variare continuamente il ritmo del gioco, congelando a lungo il pallone ed accelerando improvvisamente con ficcanti penetrazioni, concluse personalmente o con assist ai compagni. Inutile il prodigarsi difensivo su di lui del giovane Meneghin: Della Valle ha totalizzato nei secondi 20 minuti 4/4 nel tiro e 9/10 nei liberi, portando a 7 gli assist ed a 26 i punti complessivi per lui. I torinesi hanno così potuto far fronte al progressivo calo di rendimento di Hurt, che era partito benissimo, ed alla temporanea imprecisione di Magee, autore di un parziale di 1/9 tra fine primo tempo e primi minuti della ripresa, ma i due americani sono stati condizionati anche dalla difesa sempre più chiusa dei varesini. Del resto la Robe di Kappa non stava certo dimostrando di poter scardinare il bunker della Ranger con le bombe dalla distanza, nelle quali la coppia Zamberlan-Milani ha ottenuto alla fine un magro 2/9. Anche nel tiro pesante l'unico cecchino infallibile si è così rivelato Della Valle (3/3). Quanto alla Ranger, le assenze di Sacchetti e Ferraiuolo hanno «decapitato» una squadra che ora sembra dipendere dalle bizze di Theus. L'americano, impiegato nel ruolo di playmaker, raramente passa la palla prima di aver fatto uno dei suoi numeri dal coefficiente di difficoltà spesso altissimo. Anche ieri Theus ha forzato le conclusioni, tanto che è stato il suo connazionale Wilkins a mantenere a galla la Ranger nel primo tempo (18 punti per lui al riposo). Nella ripresa il grosso pivot americano si è però eclissato ed il 2/11 parziale di Theus ha finito per affossare le speranze varesine, già minate sull'altro fronte da Della Valle. La Kappa era partita con Milani in quintetto al posto di Abbio, reduce dal torneo Shape per nazionali militari a Bruxelles (vinto in finale contro gli Usa). Hurt furoreggiava in attacco ma soffriva Wilkins, che manteneva avanti la Ranger (37-41 la 17', 43-44 all'intervallo). Nella ripresa una bomba di Zamberlan (sarà l'unica) dava la carica alla Kappa, che veniva presa per mano da Della Valle ed aiutata dalle follie di Theus. Torino firmava così un break di 17-4 che la portava sul 71-56 a metà tempo, mentre Magee dominava a rimbalzo (21 alla fine per lui). La Kappa arrivava a +18 (91-73), poi Danna faceva un cambio all'americana (dentro i 5 rincalzi), snobbando l'importanza della differenza canestri in caso di eventuale parità con la Ranger al termine della regular season.
Robe di Kappa To: Abbio voto 7 (4/6), Bogliatto sv, Negro sv, Della Valle 8 (7/10), Prato sv, Hurt 7 (9/16), Magee 7 (9/18, 21 rimbalzi), Milani 6 (1/6), Zamberlan 6 (4/9), Iacomuzzi sv. Ranger Va: Conti 6 (1/1), Meneghin 6,5 (2/3), Caneva 5,5 (1/5), Vescovi 6,5 (7/10), Savio 6,5 (2/2), Calavita 5,5 (1/4), Wilkins 7,5 (12/60), Theus 6 (9/22). Arbitri: Cazzaro e D'Este 7.
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