Pagelle

Le nostre pagelle di Auxilium-Reyer

Galbiati in sala stampa

16.02.2018 00:17

Vander Blue  6

Voto di benvenuto per il treccioluto fan di Iverson, due cambi di direzione fulminanti, di cui uno concluso con un bel cesto dopo aver mangiato la linea di fondo in mezzo secondo. Un po' spaesato per ovvi motivi, inoltre la "partita", pardon, il tentativo di partita, non ha aiutato di certo il suo inserimento. Meglio limitarlo nel minutaggio, arriverà il suo tempo, anche perchè quello di Patterson, per inconfessabili motivi, pare finito.

Diante Garrett 7

Protagonista dell'ottimo momento offensivo Fiat dei primi 2 quarti, che poi si rivelerà il break decisivo della gara. Non si prescinde dal suo talento cristallino, in grado di venire fuori anche in queste partite  con molti momenti di antibasket collettivo. Ma lui è Diante, un top player di questo campionato, e lo dimostra in ogni partita o quasi.

Sasha Vujacic 5

Panchinato e menomato dall'infortunio, fa un cameo insignificante in cui riesce a sbagliare due triple: una potabile e l'altra facile, per lui. Almeno è diligente e non fa scenate inutili, anzi, cerca di guidare i compagni con la sua esperienza.

 

Peppe Poeta 6,5

Il capitano malconcio va in trincea con i suoi uomini e non si ritrae alla pugna, anzi, si esibisce in atti di eroismo masochista, indossando la maschera in panchina e togliendola in campo, da 10 solo per quello. Quando tutti iniziano ad avere paura di vincere, i coaches lo mettono in campo e non lo tolgono più, e fanno bene.

Nobel Bongou Colo 6.5

Titolare e fondamentale, servirebbe una maggior consapevolezza dei giochi offensivi, anche se rispetto ai nuovi arrivi sembra a Torino da una vita. In realtà deve ancora capire dove si trovi, gli capitano palloni da giocare per forza, spesso non di quelli che fanno per lui, ma si adatta e non si tira indietro, in nessuna fase del gioco. Arriveranno anche percentuali migliori e spaziature più consapevoli, bella presa, complimenti a chi l'ha pensata.

Deron Washington 7,5

Quando ad inizio gara,  lo vediamo scagliare un fagiano zoppo dalla media, ipotizziamo il solito  Deron generoso ma in serata di mira sbilenca. Invece lui alza il volume della radio in tutte le zone del campo e infila due siluri che dagli Uffizi, arivano in piazza San Marco e centrano in pieno il ponte dei Sospiri. Quando poi la partita si trasforma in qualcosa di indefinibile, lui se la ride, calcia una spicchia in tribuna, cade, salta per aria, fa falli, li subisce, mette un'altra tripla e zompetta allegro come un bimbo: Deron being Deron, sempre lui.

 

Andre Jones  6,5

Inizia come aveva finito a Pesaro: quintetto base, personalità e mano calda, gli entra persino un gancio cielo con preghiera. Nel secondo tempo, un attimo dopo essere stato stoppato brutalmente, infila un long two acrobatico, ma poi si spegne, fa una sciocchezza memorabile, palla persa e fallo su canestro subito, e viene panchinato con saggezza e rapidità.

Valerio Mazzola 6,5

Improvvisamente si ritrova come unico giocatore di stazza di tutta la squadra, si mette a centro area e con tutta la calma del mondo gioca bene e produce 9 punti e 7 rimbalzi in 18 minuti. Pregevole la sua tripla con rilascio fulmineo, lo avevamo scambiato per Vuja. Ha consentito a Trevor di non fare gli straordinari,  speriamo che la circostanza si ripeta fino a giugno.

Trevor Mbakwe 7

Tra la sua anomala postura naturale e i suoi guai fisici, non capiamo mai se stia per trapassare o se è tutto un trucco. In alcuni momenti domina letteralmente, non osiamo immaginare la sua produzione statistica se fosse in grado di giocare sempre 35 minuti. Salvifico il suo soft jumper dai 5 metri,  uno dei pochi canestri guardabili nel decisivo ma orrido quarto periodo gialloblu. Se Pelle sabato potrà garantirgli qualche minuto in più di riposo, crediamo sarà contento anche lui.

 

Paolo Galbiati/Stefano Comazzi 8

Trovarsi  a gestire loro malgrado due confinati (Iannuzzi e Patterson), due malati (Okeke e Pelle), due convalescenti (Mbakwe e Vujacic) e due nuovi inserimenti (Colo e Blue), il tutto da esordienti assoluti ... L'unica scelta di roster  vera e propria è stata l'esclusione di Stepehens, ma le scelte sui quintetti, minutaggi e ruoli, sono state coraggiose ed efficaci. Portare a casa la vittoria, nonostante il consistente aiuto dei penosi avversari di questa sera, non era affatto facile. Il peso di un mese folle è venuto fuori nel secondo tempo, ma il loro entusiasmo e la loro  lucidità, hanno evitato alla squadra di crollare completamente, bravi coaches, adesso a scuola da Meo, che si vinca o che si perda.

Immagini cortesemente fornite da planetbasket.it , video a cura di Pietro Pisaneschi in collaborazione con Famila76

'));