Quanto è amara Cantù: la Manital crolla nel finale
Ci sono partite dall’atmosfera particolare, scrigno dei sogni e delle speranze, fatte di ritorni e di sapori di un tempo. Non pronosticabili, ricche di colpi di scena, di momenti drammatici, sportivamente parlando, e di urla che come il vento spazzano via dagli spalti ogni centesimo di razionalità. La sfida tra Cantù e Torino appartiene a questa tipologia di sfide epiche e anche questa sera al Pianella i tifosi delle due squadre hanno assistito ad una partita fuori dagli schemi, ricca di emozioni, non bella tecnicamente ma piena di pathos. Alla fine l’ha spuntata Cantù, piazzando un parziale di 13-2 che ha rivoltato come un calzino il match: Torino ha condotto per lunghi tratti, arrivando anche sul 42-52 nella terza frazione e lasciando più di una speranza ai numerosi tifosi torinesi accorsi alla MapoOro Arena.
La Manital ha anche giocato per lunghi tratti da squadra vera: in attacco la coppia Ivanov-Ebi ha dominato le aree verniciate grazie anche all’ottimo lavoro svolto dai loro compagni, che li hanno “pescati” nel verniciato con la perizia che appartiene solo ai migliori esterni. Rapidi movimenti, circolazione di palla, nessun tiro forzato. In difesa poi i gialloblù hanno trovato nel quintetto formato da Ivanov, Robinson, Miller, Rosselli e Ebi un muro invalicabile: negli ultimi minuti Bechi ha provato a giocare con il quintetto sopra citato, abbandonando solo nell’ultima coppia di minuti la configurazione precedente togliendo Rosselli (problemi fisici?) per sostituirlo con Dawkins. La scelta non ha pagato i dividendi sperati, Abass e Heslip hanno colpito dalla distanza e da sotto risolvendo il problema di Cantù nell’attaccare l’area, presidiata da Ebi e Ivanov.
Una sconfitta amara, pesante nel risultato finale ma anche ingiusta per le proporzioni raggiunte: Cantù ha dimostrato di avere attributi enormi, Torino ha peccato di ingenuità e probabilmente anche di fiato corto, viste le rotazioni limitate dalle assenze di Mancinelli e White. Il rammarico è grande, ma se nella partita precedente non ero stato tenero nei confronti della Manital, apparsa molle e svogliata, in questo caso non posso che elogiare l’atteggiamento di Robinson e compagni. Già, proprio Robinson: se è questo, allora la sua permanenza a Torino è prolungata di un bel po’. Ora testa bassa e lavorare: la strada è quella giusta nonostante l’amaro in bocca.
ACQUA VITASNELLA-MANITAL 80-70
(17-21, 37-38, 53-58)
CANTÚ: Berggren 4, Abass 26, Heslip 16, Lagan 2, Ross 14, Zugno ne, Nwohoucha ne, Wojciechowski 5, Cesana 2, Hall 9, Tessitori, Hasbrouck 2. All. Corbani.
TORINO: Ivanov 18, Giachetti 4, Rosselli, Fantoni 1, Robinson 16, Mascolo ne, Blotto ne, Dawkins 7, Miller 8, Ebi 16. All. Bechi. Ass. Comazzi, Siragusa.
ARBITRI: Roberto Begnis, Luca Weidmann, Evangelista Caiazza
FOTO: Le foto della partita sono del gentilissimo Marco Magosso. Visitate il suo profilo, ne ha tantissime bellissime.
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