Torino vs Pistoia: Le chiavi di Arioli

Ecco le “chiavi” vs Pistoia:  

WILSON: Si carica sulle spalle la FIAT, è l’unico che mantiene un po' di lucidità nel finale e mostra di avere più dimensioni (post basso, tiro da fuori, 1c1 in palleggio) che lo rendono poco marcabile. In questa fase travagliata con la squadra ridotta ai minimi termini accetta maggiori responsabilità e si candida a essere un pilastro della TORINO del futuro.  

POETA: Gioca 39 minuti e nel finale non ne ha proprio più. Il problema sono i 6 minuti in cui sta fuori: senza di lui TORINO perde intensità e feeling con il match. Cerca di sensibilizzare ALIBEGOVIC e HARWEY a una maggior concentrazione difensiva, coinvolge il pubblico, spara siluri da oltre l’arco e la sua gestione del pick’n’roll (più con HOLLINS che con TJ) è da antologia. Difficile chiedergli di più.  

WHITE: Gioca ancora una volta stringendo i denti e recuperando 13 rimbalzi, finisce stremato e per due volte sbaglia il colpo del KO, alla fine dei tempi regolari e nel tempo supplementare sbagliando l’appoggio (con contatto falloso probabilmente) del possibile +4. E’ l’emblema della giornata di TORINO: tanto cuore e spirito di sacrificio ma l’energia e la condizione non si improvvisano, e la FIAT deve pagare dazio a questa serie impressionante e determinante di infortuni.