Serie A

AMARCORD - Thibeaux decide, ko la Caserta di Oscar

08.12.2016 11:22

Reduce da tre semifinali consecutive con il prof. Guerrieri in panchina, la Berloni aveva deciso di ripartire con Mario De Sisti (poi sostituito da Federico Danna) in panchina. Via anche May e Bantom – senza ombra di dubbio, la coppia di americani più forte e meglio assortita mai vista a Torino – dentro Garnett e Thibeaux: non andò benissimo (undicesima alla fine della stagione regolare, quarti di finale in Coppa Korac), ma qualche soddisfazione la squadra se la tolse comunque. Come quella di battere Caserta al Ruffini: match qui descritto da Guido Ercole, su La Stampa.

16 novembre 1986

Chi di bomba ferisce, di bomba perisce. La Bibbia applicata al basket ha dato ragione ad una Berloni malandata (Morandotti dolorante alla caviglia. Garnett alla schiena, Thlbeaux con tre punti di sutura alla mano destra per un taglio procuratosi armeggiando con la porta del garage, De Sisti bloccato nel suo consueto frenetico andirivieni da una sciatalgia) contro la Mobilgirgi Caserta, regina dei ‘tiri pesanti’. Questa volta Nando Gentile ha peccato di presunzione dalla linea del tiro da tre punti: dopo aver collezionato un misero 1 su 6, ha insistito nell'assumersi l'onere dell'ultimo tiro, invece di rispettare gli ordini e appoggiare il gioco su Oscar, e ha sbagliato per l'ennesima volta, il pallone decisivo. Molto più preciso, invece, Giampiero Savio, autentico uomo-partita nella ripresa, quando la Berloni ha dimenticato nello spogliatoio esitazioni e gioco troppo manovrato, decidendosi ad usare il randello, quando occorreva, e ad andare al tiro senza troppi problemi. Il «tedesco», tipo fin troppo freddo a volte, è stato contagiato positivamente dal nuovo spirito della squadra e ha iniziato il suo show (7 su 10 con 6 su 9 nelle bombe, 22 punti tutti nella ripresa) che ha letteralmente ribaltato un incontro che, nei primi 20', era saldamente nel le mani dei campani. Se Savio è stata la spada che ha trafitto la Girgi, bisogna però segnalare anche l'inedita grinta di Garnett, finalmente attivo e cattivo nel l'uno-contro-uno oltre che positivo sotto le plance (9 rimbalzi) e l'accanita marcatura di Morandotti nella ripresa su Oscar, chiave di volta della solidità difensiva dei secondi 20', quando la Girgi ha segnato solo 9 volte su 32 tentativi. Buona difesa, ma anche un attacco più vivace, al contrario del primo tempo quando Della Valle, contro la zona 3-2 dei campani, rallentava troppo il gioco o andava cercare la soluzione in prima persona. Nella ripresa il play non ha più segnato, ma ne ha beneficiato la squadra. La Girgi invece si è trascinata la palla al piede dell'ostinazione di Gentile nel tentare la soluzione personale invece di cercare maggiormente Glouchkov e Generali (per non parlare di Oscar), ha trovato i suoi piccoli con le polveri bagnate (solo Donadoni ha azzeccato qualche bomba nel finale) e quando Oscar non è più sgusciato dalla guardia dei torinesi, si è afflosciata. Pensare ad una sconfitta della Girgi, all'intervallo, sembrava un azzardo. Fin dall'inizio Gentile appariva più vivace di Della Valle, Generali sfuggiva a Garnett e, dopo qualche missile d'assaggio, Oscar incominciava il suo show su un esterrefatto Thibeaux. Il gioco era terribilmente vigoroso e Glouchkov doveva tornarsene in panchina all'8' sanguinante all'occhio sinistro. Il gran movimento della Girgi creava scompensi nella difesa torinese che si caricava di falli mentre il divario aumentava fino a 12 punti (32-44) al 17'. Morandotti, pervaso da un'insolita carica nervosa, non rifiutava responsabilità, ma con scarsi risultati; meglio Della Valle, al tiro, ma la manovra dei torinesi diventava fin troppo prevedibile Nella ripresa Marcelletti insisteva nella zona 3-2, mentre De Sisti affidava Oscar (già autore di 25 punti) a Morandotti e sistemava gli altri quattro a zona. Savio con due bombe riapriva subito la ostilità, Pessina (subentrato a Vecchiato) garantiva maggiore mobilità alla difesa, e Garnett al 7' agguantava la parità a quota 53 dando l'autentica carica per la Berloni, che nel caos (per qualche minuto era un assurdo tiro a segno su entrambi i fronti, con Della Valle che gettava al vento un paio di preziosi palloni) si ritrovava meglio della Girgi. Sempre Savio sugli scudi, e repliche di Donadoni, poi decidevano due tiri liberi di Thibeaux a 50" dalla fine. La Girgi aveva la palla ma sbagliava prima con Oscar, poi, recuperata la sfera, con Gentile. Le pagelle Berloni (tiro 30-64): Savio 8,5 (7-10). Della Valle 6 (5-11). Pessina 6,5 (3-4), Vecchiato 5 (2-3), Thibeaux 6 (2-6), Morandotti 6 (5-17), Garnett 7 (6-13 e 9 r.) Mobilgirgi (tiro 29-69): Gentile 5,5 (5-14), Esposito n.g. (0-2), Capone 5 (0-4), Generali 6,5 (3-6 e 11 r.), Donadoni 7 (5-10); Glouchkov 6.5, Oscar 7 (13-27), Palmieri 5.
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