Le pagelle di Fiat Torino-Happy Casa Brindisi
WILSON 4.5: ha l’attenuante di dover giocare a tratti in un ruolo non suo. Quando si ripensa al “Wilson dei sogni”, quello visto nella seconda parte del campionato di due anni fa, la prima cosa che salta all’occhio non è il ruolo differente, ma lo sguardo, la voglia, le iniziative: sparacchia da 2 (0/4), segna due triple e poco più non incidendo sulla partita, cattura 4 rimbalzi e difende per scherzo.
RUDD 4.5: i 12 punti collezionati all’ora di pranzo non raccontano niente della partita dell’ala grande statunitense, forse il peggiore in campo. La stoppata subita nel tentativo di tripla è il riassunto di una partita giocata mezzo giro indietro rispetto al resto dei compagni e degli avversari: sbaglia tanto, troppo, e lo fa più per apatia che per incapacità.
ANUMBA 6: tanti minuti, 17, e 3 punti per il giovane esterno, gettato in campo per necessità ma bravo nel rispondere 'presente' con voglia, dedizione e abnegazione. Non è lui che deve prendere per mano la squadra, ma dimostra di avere spirito e di poter dire la sua anche per più di una manciata di minuti.
CARR 6: è elegante e anche concreto nonostante le difficoltà. Trova spesso la via del canestro mettendosi in proprio, aggiunge alla sua prova anche 5 rimbalzi e 5 assist. Nella stagione fino a questo momento deludente di Torino, Carr è probabilmente una delle poche note positive.
TAYLOR 6: quando gioca da esterno ha la possibilità di mettere in mostra il meglio del repertorio. Che, per inciso, non è certamente la regia: un penetratore messo in cabina di comando. Scelta misteriosa, ma il talento del giocatore non si discute.
POETA 7: prova nel finale di partita a cambiare il destino della Fiat, rivestendo per lunghi tratti di quarto periodo il ruolo di unico terminale offensivo efficace per la squadra di Larry Brown. Non una partita perfetta, ma l’atteggiamento perfetto: come ogni capitano dovrebbe fare, dà l’esempio.
JAITEH 6: il voto è principalmente per la voglia e l’impegno profusi. Resta in campo per 11 minuti e cattura 5 rimbalzi, mostrando buona fisicità e atletismo ma anche limiti tecnici evidenti. Minutaggio limitato anche dalla propensione a commettere falli.
PORTANNESE 6: perde due palloni ma ne recupera tre, segna 6 punti con il 66% da 3 aggiungendo rimbalzi, assist e l’atteggiamento giusto per chi è appena arrivato e deve conquistare la fiducia di coach Brown. Un giocatore che potrebbe diventare un’opzione affidabile anche a roster completo: serviva un premio Nobel per fare una scelta simile in estate?
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