"Se qualcosa può andar male, andrà male"
Martedì è arrivata la sesta sconfitta consecutiva in Eurocup, in una partita senza storia: i giocatori di Torino hanno rincorso per tutta la gara senza mai dare l'idea di poter effettuare il sorpasso.
Anche questa volta non c'è stata la reazione sperata dopo la sconfitta con Milano, quando le difficoltà della squadra sono state palesi contro chi, oltre a sfruttare il talento dei singoli, riesce a giocare insieme e a passarsi la palla, a differenza della Fiat.
Possiamo solo immaginare cosa abbia detto Brown nei successivi allenamenti, ma è chiaro che non possa bastare una sfuriata in conferenza stampa per trovare la chimica e rendere una squadra vincente.
E se l'allenatore si assume tutte le responsabilità, poco può fare nel clima eufemisticamente non idilliaco alla vigilia della gara di coppa, tra voci di mercato e l'infortunio di Mcadoo, a cui è andato a sommarsi quello di Cusin.
Quando nel secondo quarto contro la squadra tedesca anche Cotton esce dal campo per un problema al polpaccio, i (pochi) presenti al Palavela sono pronti a presentarsi, come ad un talent show, alle selezioni per giocare la prossima partita, con Coach Larry a decretare chi ha davvero l'X Factor.
"Se qualcosa può andar male, andrà male", o almeno questo dice la Legge di Murphy: non so se questo sia sempre vero, ma mi pare evidente che lo sia per chi tifa questa squadra.
L'altro Murphy, quello in campo, non perde tempo per dimostrarne la veridicità , segna un trentello in scioltezza e aiutato da Heslip chiude in fretta la pratica torinese, condannando l'Auxilium, seppur non ancora matematicamente, a salutare la competizione.
Personalmente, ammetto di essere arrivata domenica al Palavela speranzosa, contro ogni pronostico, aiutata forse dal clima di festa che accompagna sempre una gara sentita come quella contro Milano, e attraversando trionfalmente i cancelli aperti in orario. Il colore rosa che abbiamo tutti indossato a sostegno dell'iniziativa #SostieniCandiolo non poteva che metterci di buon umore e quel colore tipicamente si presta a pensieri romantici.
Ci ho creduto fino a quando un tremendo ultimo quarto ha fatto scoppiare la mia bellissima bolla e sono ricaduta con i piedi per terra
Nello specifico, disillusa sotto la pioggia, mi sono ritrovata a fare una riflessione: mi sono resa conto, guardando Wilson, che il basket è un po' come l'amore, puoi tornare insieme al tuo ex ma è molto difficile che tutto sia bello come la prima volta.
A prescindere dal fatto che ci ritroviamo ad affrontare Brindisi con una panchina più corta del curriculum di Di Maio, questo è il momento di fare scelte accurate sul mercato, è il momento di crescere come squadra quando il gioco si fa duro, è il momento di chiudere l'egoismo in un cassetto: sicuramente non è il momento di cestinare l'abbonamento perchè, rimanendo in tema di citazioni, non può piovere per sempre.
Photo credits: Fotoracconti.it
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