Le Pagelle di Italia-Messico
DOMENICO LATAGLIATA ITALIA 6,5 BELINELLI. Due falli (con un tecnico) in 8’: per una volta non è lui il trascinatore e la cosa deve fare piacere, perché significa che la squadra sa ovviare anche a una serata così così dell’Uomo Mascherato. Regala assist nel finale. 6 BARGNANI. Va al riposo lungo senza errori al tiro: non forza nulla, beneficiando della relativa stazza altrui e da un paio di cioccolatini che gli vengono recapitati. 6,5 GALLINARI. Più che con la prima tripla, infiamma il palazzetto gettandosi a terra per recuperare un possesso. Poi piazza anche un secondo e un terzo triplone: prima partita da vero ‘Gallo’, cui dovrà seguirne un’altra ancora… 6 DATOME. Un canestro per cominciare e lasciarsi alle spalle i fantasmi dei primi due match. Più una stoppata degna di LeBron. Non è ancora un Datome d’annata, ma è in progresso. 6,5 HACKETT. Una delle giocate più belle della serata è un suo assist no look per la schiacciata di Melli. Più tanta sostanza. 5,5 CUSIN. Un po’ impacciato in fase offensiva. 5 GENTILE. Usato anche come finto playmaker, non convince. 7,5 MELLI. Capisce il gioco e l’anno in Germania gli ha fatto bene, eccome. Gioca pulito, non spreca nulla: gregarione di lusso. Averne, di gente così. 6,5 ARADORI. Messina gli dà minuti in abbondanza nella prima metà gara (quasi 9), lui lo ripaga con la tripla che alla fine del terzo quarto spinge l’Italia al 58-41, chiudendo in pratica i conti. 6 TONUT. Il figlio del bell’Alberto fa quel che deve: non vuole strafare, piazza due assist e difende ‘cambiando’ su quasi tutti. 6 POETA. Il pubblico torinese lo accoglie manco fosse Curry: lui resta in campo due minuti nel primo tempo, più quelli di fine gara. sv CERVI. Entra a match abbondantemente finito. Domenico Latagliata
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