Pink and Roll

L'incanto sarà godersi un po' la strada

31.12.2023 10:20

Siamo arrivati alla fine del 2023 e sarebbe consuetudine mettere giù una lista di buoni propositi per l’anno che verrà: sappiamo tutti però che questi non vengono mai rispettati, quindi saltiamo velocemente la parte in cui fingiamo che ci metteremo a dieta, che ci iscriveremo in palestra e che andremo a correre ogni domenica mattina.

È importante riconoscere in cosa possiamo migliorare ma lo è altrettanto essere clementi con se stessi, perché noi tifosi torinesi abbiamo questa caratteristica, che può essere allo stesso tempo un pregio e un difetto: non ci accontentiamo mai.

Sarà che abbiamo conosciuto le stelle e che adesso guardare l’orizzonte non ci basta più, saranno le cadute che ci hanno fatto davvero male: non ci interessa di toccare il cielo con un dito, noi vogliamo il Paradiso.

Eppure quest’anno di momenti che ci hanno fatto volare ce ne sono stati parecchi: il Pala Gianni Asti di nuovo gremito per le finali playoff, le infinite gare contro Treviglio, le triple di Pepe che fanno gasare più di una Perrier, le rubate di Schina per le quali avrebbe meritato un ruolo in Lupin se solo la dirigenza Netflix seguisse l’A2. E ancora gli assist di Vencato, le gare decisive di Mayfield e Kennedy, la sicurezza di Ciani, la grinta di capitan De Vico.

Dovessi però scegliere un’ immagine da incorniciare per questo 2023 gialloblù non avrei dubbi: manca una manciata di secondi, tutti i presenti al palazzetto e tutti quelli che stanno seguendo la gara da casa trattengono il fiato. Se segniamo, si va in finale, se sbagliamo si torna nella tana del lupo. Io non so esattamente se la rimessa fosse disegnata così o se il fato ha guidato quel pallone nelle mani di Guariglia, so soltanto che il rumore della retina e il boato dei tifosi lo ricorderò sempre.

Abbiamo avuto il nostro “The shot” e non importa se alla fine quella finale con Pistoia l’abbiamo persa, o meglio, importa, ma dobbiamo essere bravi a darci una pacca sulla spalla e a riconoscere tutto il bello che abbiamo vissuto.

Il mio proposito per il 2024 alla fine è questo: sapermi accontentare, che non vuole mai dire arrendersi, ma essere capace di gioire.

E non importa se gli arbitri fischiano male, non importa se Trapani compra Lebron James, non importa quante volte perderemo a Cantù: non è giusto mirare alle stelle, alla serie A, senza godersi il viaggio. Abbiamo il miglior condottiero possibile per raggiungere la meta, abbiamo un gruppo di uomini che non si arrende mai, che meritano la nostra fiducia.

Sono certa che tra le stelle ci arriveremo, presto o tardi, ma la cosa importante è farlo insieme e viversi un altro giro attorno al sole.

"E per quanta strada ancora c'è da fare Amerai il finale"

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