(Foto di Norberto Maccagno)
L’avversario peggiore nel momento peggiore. In casa Fiat Torino si prepara la sfida di domenica pomeriggio contro la Red October Cantù: la conta degli assenti e dei presenti è ancora in fase di aggiornamento, i residui della sanguinosa sfida con la Reyer Venezia, non tanto per il risultato quanto per le defezioni in serie, sono l’ostacolo principale alle ambizioni dell’Auxilium. I brianzoli dal canto loro arrivano al PalaRuffini lanciati dalla vittoria per 83-77 contro l’Enel Brindisi e dalla linfa vitale instillata dall’arrivo di coach Recalcati: tre partite e altrettante vittorie per i canturini, che hanno sconfitto in serie Reggio Emilia, Caserta in trasferta e Brindisi.
IL CUORE NON BASTA
La Fiat ha dimostrato di poter giocare in qualunque condizione e contro qualunque avversario, ma è palese che presentarsi alla palla a due con cinque assenze, nell’ordine Washington, Wright, White, Mazzola e Wilson, sarebbe improponibile contro DeJuan Johnson e compagni. Eppure la squadra di coach Vitucci non si rassegna ad “arredare” il tunnel, ma con determinazione sta provando ad uscirne o, almeno, a tirare fuori la testa.
HOLLINS E WHITE
L’arrivo di Hollins, pivot giunto in Italia dal Gran Canaria e già “ritirato” da Renato Nicolai con un blitz in Spagna, aiuterà di certo il tecnico gialloblù, specialmente vicino a canestro dove le assenze di Mazzola e White pesano non poco.
Eppure la sensazione è che proprio Dj White possa fare una sorpresa ai propri tifosi: negli ultimi due allenamenti il centro statunitense si è allenato, seppur non al 100%, facendo filtrare un raggio di luce nella settimana piovosa e uggiosa del capoluogo piemontese. Se si sommano le buone sensazioni provenienti da Wilson, quasi certamente in campo stringendo i denti, si capisce che servirà comunque un’impresa per conquistare i due punti con Cantù, ma che non sarà impossibile. Per fortuna si tratta di corsa playoff e non lotta per non retrocedere: Torino si è guadagnata lo status necessario per gestire gli infortuni con relativa calma e tranquillità, pur considerando l’ambizione dei gialloblù.
LA SITUAZIONE
Partiamo dalla cabina di regia, dove Chris Wright difficilmente riuscirà a scendere in campo: l’infortunio muscolare del playmaker statunitense va trattato con la dovuta cautela, vista la tipologia, e con tutta probabilità non si forzerà la mano per rimetterlo in piedi a forza. Chiavi in mano a Peppe Poeta, con Parente e Harvey pronti a ricoprire il ruolo di play per far rifiatare il capitano della Fiat. L’assenza più pesante è senza ombra di dubbio quella di Washington: l’ago della bilancia in attacco e in difesa dovrà stare fuori almeno un mese, costringendo agli straordinari Wilson, abile e arruolato per la partita di domenica.
WILSON
Per la prima volta in stagione, nel caso in cui si riesca a recuperare Dj White, Wilson avrà la possibilità di giocare da “tre”, ala piccola per chi odia i numeri associati ai ruoli: i mezzi tecnici e atletici lo renderebbero un’arma non convenzionale in quel ruolo, specialmente contro un’avversaria dotata fisicamente e tecnicamente.
INFORTUNATI
Riassumiamo per comodità del lettore la situazione infortunati con le percentuali di recupero. Nella speranza di essere stati pessimisti ma con la certezza che domenica, al PalaRuffini, per Cantù sarà comunque difficile. Qualunque Fiat si trovino di fronte.
DJ White: La sorpresa potrebbe essere il suo ritorno, almeno per qualche minuto. 5
0%
Wright: Difficile vederlo in campo, anche se la speranza è l’ultima a morire.
20%
Washington: Un mese out. Ci mancherà Deron.
0%
Mazzola: Proseguono le terapie, ma servono ancora una decina di giorni per vedere Valerio in campo.
0%
Wilson: Dopo aver visto le immagini della sua distorsione, pensare di vederlo in campo rasenta il miracolo. Eppure…
100%
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