AMARCORD - Con Trento un passo verso la salvezza
(Foto Ufficio Stampa Auxilium Cus Torino) Marzo 2016, la rincorsa salvezza era ancora un puro esercizio di ottimismo. L’allora Manital però ci credeva e, battendo Trento, era riuscita a lanciare un segnale verso l’esterno e pure verso se stessa. Due punti vitali, arrivati alla fine di un match tirato in cui Ebi fece di tutto e di più.
Così quel giorno venne raccontato da La Stampa.
La Manital è viva. E, battendo la Dolomiti Trento 71-69, dà ancora un senso alla sua stagione: complici infatti le sconfitte di Pesaro, Bologna e Capo d’Orlando, i gialloblù si portano a meno quattro dal penultimo posto quando mancano sei giornate al termine della stagione regolare. La strada per evitare l’ultima piazza rimane lunga e complicata, ma la reazione auspicata è finalmente arrivata: serata insomma ideale per lanciare segnali e fare un rabbocco di ottimismo. Su tutti, in coda a una prestazione piena di energia e adrenalina, Ebi: 24 punti e 10 rimbalzi, 34 di valutazione in 33’. Ma, al di là delle cifre, ieri davvero tutti i giocatori scesi in campo hanno portato il loro mattoncino: White è stato come sempre un prezioso punto d’appoggio in attacco, Eyenga ha regalato energia e tre schiacciate non fini a se stesse, Rosselli è stato il solito collante difensivo, Giachetti ha tenuto il campo con attenzione così come Mancinelli e capitan Fantoni, Goulding non si è risparmiato in difesa pur facendo fatica in attacco. Infine, Dyson: pressoché inesistente in attacco fino a 1’50’’ dalla fine, ha poi segnato i tiri liberi del 67-65 e, soprattutto, quelli del 71-69 finale quando sul cronometro mancavano soltanto 84 centesimi. Per una volta, insomma, Torino ha di che gioire e sperare, mettendo ora nel mirino la trasferta di Pistoia di sabato prossimo: Trento invece incassa la sesta sconfitta di fila e vede adesso a rischio la qualificazione ai playoff. «Questo è solo un piccolo passo, ma ne avevamo bisogno – così Vitucci -. Nessuno è contento di essere ultimo e non è vero che i ragazzi non ci credono. Ogni gara andrebbe comunque affrontata con questo spirito».
La Manital comincia in maniera contratta, segnando un solo canestro in cinque minuti: Trento ne approfitta e scappa a +8 (13-21) salvo poi subire il ritorno dei padroni di casa spinti da Ebi, la cui tripla (unica del match per i padroni di casa) permette a Torino di trovare il primo vantaggio della gara (20-21) e di andare al riposo lungo sotto di una sola lunghezza (36-37) nonostante l’1/5 da tre punti e l’1/4 ai liberi. Nessuna delle due formazioni riesce a scappare, anche se da metà gara in avanti è Ebi a salire in cattedra: lui ed Eyenga spingono la Manital a +6 (65-59 al 36’), ma Poeta riporta i suoi in parità quando si entra negli ultimi due minuti. I due liberi di Dyson garantiscono ossigeno a Torino, Wright pareggia, Ebi riallunga e Lockett schiaccia dopo un’amnesia difensiva gialloblù (69-69). A 5’’76 dal termine, dopo avere congelato palla per una quindicina di secondi, Dyson subisce fallo da Bergreen: seguono una rimessa pasticciata e un’altra dopo la quale Sutton commette fallo sul tentativo di tripla dello stesso Dyson. Con 84 centesimi sul cronometro, l’ex sassarese segna i primi due liberi a disposizione chiudendo così i conti.
Di seguito, il link con il tabellino della partita:
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