Una doccia fredda

Piove sul bagnato in casa Auxilium e dopo la sconfitta contro Venezia arriva anche quella contro la Vanoli.

Piove letteralmente su Sasha Vujacic, battezzato  molto scortesemente da un tifoso cremonese dagli spalti, e quando si spengono i suoi ardori muore anche la grinta di tutta la squadra: entra lui negli spogliatoi e i compagni non escono più dal tunnel.

Il suo antisportivo e un seguente fallo tecnico fanno subito capire ai tifosi torinesi che le prospettive per il match non sono propriamente rosee ma sicuramente non è un alibi sufficiente a giustificare la squadra da horror vista in campo.

Uno sguardo sui coach racconta bene la gara: Sacchetti placca come un esperto giocatore di NFL Martin quando vorrebbe andare ad attaccare briga con lo sloveno, Galbiati cerca di sistemarsi nervosamente la cravatta e probabilmente vorrebbe usarla come cappio.

Garrett riesce nuovamente a scippare un canestro con una rimessa sulla schiena di Johnson Odom ma forse farlo innervosire non è un'ottima idea: mette su la solita faccia che starebbe bene anche al cattivo di un cartone animato e inizia a seminare panico e distruzione.

Tra i nostri ognuno tiene la palla per sè, la tiene stretta come fosse la Coppa Italia e forse sarebbe anche ora di scrollarsela di dosso.

Il fatto poi che Blue in inglese sia sinonimo di tristezza dovrebbe dirla lunga, giocatore non pervenuto come anche il compagno Boungou Colo, che non fa e quando fa sbaglia.

 Mbakwe ad un certo punto riesce a risvegliarci dal nostro tepore sconsolato mettendo a segno una tripla, che però purtroppo non ci fa saltare in piedi ma semplicemente alzare un sopracciglio.

Il fatto positivo è che queste partite ti danno prima quell'ansia che ti fa dire "magari ceno più tardi" e quella nausea dopo che è perfetta per chi vorrebbe perdere qualche chilo.

Ora resta solo da capire se nelle orecchie dei giocatori risuoneranno più forti le urla del coach, del vice, del presidente, di mio nonno sul divano o il rumore ancor più fragoroso di un silenzio stampa: in ogni caso speriamo che in ottica Cantù siano tutti suoni efficaci come sveglia.

Photo credit: PlaNetBasket