Bufera sulla Pallacanestro Cantù: il patron Gerasimenko mette in vendita il club
La storica società brianzola è sul mercato "a costo zero"
E' una vera e propria bufera, quella che questo pomeriggio si è abbattuta sulla Pallacanestro Cantù, storica società nel panorama cestistico italiano e dal 2015 di proprietà del magnate russo dell'acciaio Dmitry Gerasimenko (accostato negli ultimi giorni anche alla Fiat Torino).
Il patron russo infatti, a seguito dei guai giudiziari che lo hanno colpito (la sua acciaieria Red October a Volgograd è stata posta sotto sequestro per guai con il fisco locale) ha deciso di mettere in vendita la società canturina "a costo zero", come riportato nel comunicato diffuso dalla Società:
"Cari amici di Pallacanestro Cantú - dirigenti societari, staff tecnico, giocatori, sostenitori, appassionati tutti - mi corre l'obbligo di informarvi che la mia azienda Red October Volgograd è stata sottoposta a sequestro, che definirei esproprio da parte di alcuni esponenti governativi della regione di Volgograd e della sua Agenzia delle Entrate, attraverso la formula del fallimento con relativo curatore, senza che vi siano pendenze o debiti nei loro confronti. Ciò determina l'impossibilità contingente da parte mia a mantenere la società Pallacanestro Cantú. Confido nel fatto che si risolvano in fretta i problemi. Mi rimbocco le maniche per trovare una soluzione adeguata alle aspettative della squadra e mie personali e mi appello alla volontà di tutti coloro che amano Pallacanestro Cantú al fine di dare continuità all'attività della squadra, mettendo sul mercato la mia partecipazione azionaria a costo zero"
Si attendono sviluppi nelle prossime ore, ma di certo il futuro della squadra brianzola è quanto mai in pericolo.
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