C Gold- Leccia: "La più brutta partita della stagione. Ora pensiamo ai playout"
I commenti dei coach torinesi dopo i match della 24ª giornata di campionato
(Photocredit: Collegno Basket)
Mancano ancora due giornate alla chiusura della regular season di Serie C Gold e la classifica, dopo i risultati del weekend appena concluso, può ancora riservare sorprese. In testa, distanza invariata da Domodossola, che conduce a quota 38 punti, e Crocetta che insegue a 34. I Salesiani, infatti hanno portato a casa un’importante vittoria contro la formazione alessandrina de Il Canestro chiudendo il match sul 72-78 mentre Domodossola è passata per 67-72 ai danni della 5 Pari. Sconfitta anche per il Cus Torino contro la Fortitudo Alessandria (89-74) mentre ottiene una vittoria importantissima il Ciriè che ha sconfitto Bra 60-58 portandosi così a quota 18 e mantenendo apertissima la porta per i playoff. Ko, pesante, invece, per il Collegno che esce sconfitto per 44-64 contro il Borgomanero e si prepara per affrontare al meglio lo scoglio playout. Vediamo dunque quali sono state le reazioni dei coach delle torinesi dopo le sfide della terzultima giornata di campionato.
COLLEGNO
Non può certo essere soddisfatto coach Ivano Leccia dopo la sconfitta del suo Collegno contro il Borgomanero. Una sconfitta arrivata dopo quella che il tecnico definisce “una delle partite più brutte del campionato da parte nostra, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista mentale. Nel primo quarto siamo riusciti a limitarli ma purtroppo in attacco abbiamo fatto altrettanta fatica a far canestro. Nel secondo quarto le cose sono peggiorate offensivamente per noi e loro invece hanno iniziato ad avere continuità. La reazione che ogni allenatore spera ci sia nel terzo quarto effettivamente c'è stata ma è durata troppo poco per permetterci di tornare in partita definitivamente ed impensierirli”. Una sconfitta che pesa, soprattutto in chiave classifica: il Collegno, infatti, è penultimo a quota 12 punti e squadra e tecnico hanno la consapevolezza che “ci restano due gare per prepararci al meglio per i playout”.
CIRIÈ
Al contrario, con la vittoria sul Bra, il Ciriè tiene aperte le porte della fase finale di questa C Gold rendendo le prossime due ultime partite decisive. Nonostante tutto, però, coach Cibrario è soddisfatto solo a metà: “Stiamo facendo bene ma ancora non è sufficiente. Alla vigilia avevo detto che sarebbe stata un’impresa vincere contro Bra e l’impresa l’abbiamo fatta. Una vittoria di testa e di cuore che, insieme anche a quella contro Trecate, ci regalano 4 punti straordinari che però non bastano. Siamo 3 squadre a pari punti e le prossime due partite potrebbero cambiare tutto. Di queste tre squadre ci sarà chi andrà ai playoff, chi ai playout e chi invece otterrà semplicemente la salvezza: in due partite, quindi, ci giochiamo la stagione. La prossima sfida, poi, sarà contro Borgomanero: uno scontro diretto fondamentale a cui fortunatamente arriveremo con il morale alto. Nel complesso, comunque, essere qui è già importante. Un mese fa pensavamo a come evitare i playout mentre oggi ci giochiamo i playoff. Un traguardo che, visti i risultati e le squadre a pari punti con noi, credo potrà dipendere più da una differenza canestri che non da due punti in più o in meno. Dobbiamo essere bravi a gestire il momento e rimanere concentrati”. La partita contro il Bra, però, ha lasciato in casa Ciriè anche qualche scoria negativa: “Purtroppo la partita di sabato ci ha portato in casa l’infortunio di Savoldelli, uno dei nostri uomini più importanti. Cercheremo di recuperarlo ma le sue condizioni sono ovviamente ancora da valutare”.
DON BOSCO CROCETTA
Soddisfazione anche in casa Crocetta che dopo il successo contro Il Canestro, che ha permesso ai salesiani di mettere in cassaforte il secondo in classifica, potrà dedicarsi a preparare non solo le ultime due partite della regular season ma anche e soprattutto i palyoff, come ci racconta coach Arioli: “Era una partita che contava molto, sia per noi per blindare il secondo posto che per loro, alla caccia di un posto ai play-off. Ed è stata una partita tutto tranne che scontata: loro hanno protetto molto bene l’area, messo in campo una partita molto fisica e riuscivano a fare canestri da 3 con molta facilità. Noi abbiamo fatto un po’ di fatica ad adattarci a questo modo di giocare. Nel terzo quarto hanno poi avuto un break importante e anche quando noi tentavamo di scappare, sono sempre stati in partita. Siamo stati bravi comunque a giocare con efficacia i palloni decisivi e a stare all’interno del loro modo di giocare. Sono contento: sono stati due punti sofferti ma siamo riusciti a blindare il secondo posto e adesso abbiamo due settimane a disposizione per lavorare in vista delle ultime partite e soprattutto dei playoff. Un traguardo importante ma che vedrà coinvolte 8 squadre di alto livello che porteranno avanti un discorso tecnico importante”.
CUS TORINO
Alessandria, invece, si è rivelata un avversario troppo forte per il Cus di Alessandro Porcella che, proprio come ci racconta il tecnico, ha pagato anche lo scotto della sfortuna: “Abbiamo affrontato questa importante sfida contro la Zimetal Alessandria con il piglio giusto e l'intensità giusta nonostante qualche nota di sfortuna che ci ha privato di due giocatori nello stesso ruolo, Fantolino e Stola, nel giro di pochi minuti. Uno di loro non è neanche riuscito a mettere il piede in campo perché fermatosi durante il riscaldamento per un problema alla schiena. E questo non aiuta di certo. Peccato per il risultato ma dobbiamo venire fuori da questa gara con la consapevolezza che abbiamo giocato trenta minuti di quantità e qualità in attacco e lavorato molto bene in difesa”. Non è tutto da buttare, dunque: “I primi due quarti abbiamo giocato con lucidità e cinismo, appena i nostri avversari ci concedevano uno spazio attaccandolo con decisione. La pressione degli esterni ci ha permesso di correre più volte in contropiede concludendone quattro in pochi minuti: segnale che la trasformazione dalla fase di difesa all'attacco è stata di grande energia. Energie che sono venute meno nel terzo quarto e soprattutto nella fase centrale del quarto quarto che ci hanno tolto intensità difensiva e fluidità in attacco. Abbiamo concesso seconde opportunità che si sono trasformate in punti e falli. Indubbiamente le rotazioni ridotte non ci hanno aiutato, però dobbiamo guardare ai minuti fatti bene e valutare con attenzione quegli aspetti offensivi che ci hanno fatto perdere la fluidità”.
5 PARI
Qualche rammarico anche in casa 5 Pari dove coach Rossin commenta così la sconfitta contro la capolista Domodossola: “Ci aspettavamo una Domodossola aggressiva e siamo riusciti abbastanza bene nel nostro obiettivo che era quello di resistere nel primo tempo. Anzi, un po’ di rammarico rimane perché con più convinzione non avremmo concesso degli extra possessi e saremmo qui a commentare il miglior primo tempo della stagione. Siamo rientrati giocando troppo soft all’inizio del terzo quarto: per pensare di vincere contro la capolista non puoi concedere più di metà quarto come abbiamo fatto. Ottima la reazione e la voglia della squadra di rientrare ma purtroppo siamo stati poco lucidi negli ultimissimi minuti visti gli sforzi fatti per tornare in partita. Detto questo non possiamo essere felici dopo aver perso una partita. Ci sono state tante cose buone da cui ripartire con gli allenamenti in previsione del derby col Cus Torino. Vincere vorrebbe dire consolidare la fiducia nel buon lavoro che stiamo facendo”.
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